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Hamas ha annunciato di aver accettato di continuare a rispettare l’accordo di cessate il fuoco e di procedere con il rilascio degli ostaggi, secondo la tempistica stabilita nell’accordo.
La dichiarazione arriva dopo che una delegazione di Hamas, guidata dal Khalil al-Hayya, ha raggiunto il Cairo per colloqui con i mediatori. L’emittente Al Jazeera ha riferito che i mediatori hanno ribadito il loro impegno a implementare le disposizioni umanitarie dell’accordo. Le immagini trasmesse mostrano camion in attesa di entrare nella Striscia, apparentemente carichi di case mobili e attrezzature per il movimento terra.
Lunedì Hamas aveva minacciato di ritardare la liberazione degli ostaggi prevista per sabato, accusando Israele di impedire l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia, un’accusa respinta da Israele. Secondo i media israeliani, il governo ha inviato un messaggio a Hamas attraverso i mediatori Egitto e Qatar, affermando che l’accordo di cessate il fuoco proseguirà solo se il gruppo terroristico rilascerà altri tre ostaggi sabato.
La situazione è stata aggravata da dichiarazioni contraddittorie provenienti dal governo israeliano, inclusa quella del Primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha affermato che Hamas avrebbe dovuto rilasciare “i nostri ostaggi”, “9 ostaggi” o addirittura “tutti gli ostaggi” per garantire la prosecuzione del cessate il fuoco. Martedì, Netanyahu ha dichiarato che “se Hamas non restituirà i nostri ostaggi entro sabato a mezzogiorno, il cessate il fuoco finirà”. Nel frattempo, fonti egiziane citate dall’emittente Al-Araby Al Jadeed hanno affermato che “le cose si stanno muovendo verso una svolta” dopo un incontro tra il capo dell’intelligence egiziana, Hassan Rashad, e la delegazione di Hamas al Cairo.