Skip to main content

Ultimo numero Gennaio – Febbraio 2025

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    La prima astronauta israeliana andrà nello Spazio. L’accordo fra Israele e la Nasa

    Israele invierà la prima astronauta donna nello Spazio. A renderlo noto la ministra israeliana dell’Innovazione, della Scienza e della Tecnologia, Gila Gamliel, durante la 20esima ‘Conferenza Spaziale Internazionale Ilan Ramon’ a Tel Aviv. “Ho ricevuto la conferma dalla Nasa per inviare la prima astronauta israeliana nello Spazio – ha detto Gamliel – Abbiamo iniziato la procedura di ricerca della candidata tra le nostre coraggiose donne”. Lo riporta il JNS.
    L’ accordo tra la Nasa e Israele è avvenuto in un momento in cui lo Stato ebraico sta rafforzando la sua cooperazione nella tecnologia spaziale con Stati Uniti, Italia e Azebaigian, nonché con le parti regionali degli storici Accordi di Abramo del 2020, come gli Emirati Arabi Uniti.
    L’annuale conferenza spaziale, che prende il nome dal primo astronauta israeliano, Ilan Ramon, morto nel disastro del Columbia Space Shuttle del 2003, promuove la collaborazione e l’innovazione internazionale nell’esplorazione spaziale. Tra i presenti, Omran Sharaf, viceministro degli Esteri degli EAU per la Scienza e la Tecnologia e il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, che ha firmato un memorandum d’intesa con il suo omologo israeliano, Uri Oron, per la futura missione sulla Luna. “La nostra cooperazione spaziale sta davvero migliorando”, ha detto Valente al JNS. “Solo pochi giorni fa il nostro vice primo ministro era qui per sostenere la cooperazione tra i nostri due Paesi, e lo Spazio ne è parte”.
    “Israele, nonostante sia un piccolo Paese, è all’avanguardia a livello mondiale nel campo spaziale e svolge un ruolo significativo nella guida dei programmi spaziali internazionali. – ha affermato il Presidente Isaac Herzog – Stiamo già promuovendo la cooperazione con i Paesi che hanno firmato gli Accordi di Abramo e sono fiducioso che nel prossimo futuro assisteremo a un’ulteriore cooperazione a vantaggio sia di Israele che della comunità spaziale internazionale”.
    La ministra Gamliel ha anche sottolineato che nove nano-satelliti sono stati progettati e costruiti da studenti delle scuole superiori israeliane e saranno mandati nello Spazio a bordo dei razzi SpaceX. Il lancio è previsto a marzo al largo della costa occidentale degli Stati Uniti. “Stiamo costruendo il futuro non solo per noi stessi, ma anche per coloro che non ci sono più”, ha affermato Or Ziner, una studentessa delle superiori del sud di Israele che ha diretto il progetto satellitare nella sua scuola.
    Inoltre, il figlio di Ilan Ramon, Iftah, ha espresso un ricordo del padre: “La missione di mio padre non fu storica solo per Israele, ma per l’intera comunità ebraica. – ha detto – La missione, un mix di diversi Paesi e culture, è diventata un simbolo di orgoglio, speranza e possibilità”.
    “Vent’anni fa, abbiamo iniziato un viaggio che avrebbe trasformato il modo in cui il mondo vede il posto di Israele nell’esplorazione spaziale. – ha aggiunto Gamliel – Continuando a creare partnership e collaborazioni internazionali, puntiamo a consolidare lo status di Israele come leader globale nel settore spaziale, contribuendo al contempo al progresso dell’esplorazione spaziale e dell’innovazione a livello mondiale”.

    Nella foto: la ministra israeliana dell’Innovazione, della Scienza e della Tecnologia, Gila Gamliel. Photo by Oz Shechter/GPO.

    CONDIVIDI SU: