Yuval Raphael sarà la rappresentante di Israele all’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà a Basilea, in Svizzera, il 17 maggio. La cantante 24enne, originaria di Ra’anana, ha conquistato il pubblico e i giudici vincendo la finale del programma televisivo Hakochav Haba (Rising Star) con un’interpretazione emozionante e potente di “Dancing Queen” degli ABBA in versione ballad, dedicata “a tutti gli angeli” che hanno perso la vita nel massacro del Nova Festival il 7 ottobre 2023.
Raphael è una delle poche sopravvissute del rifugio di fortuna dove, insieme a circa 50 persone, si era nascosta durante l’attacco terroristico di Hamas. Per otto interminabili ore, ha finto di essere morta sotto il peso dei corpi di altre vittime, temendo per la sua vita. Solo 12 persone, tra quelle presenti nel rifugio, sono sopravvissute fino all’arrivo dell’IDF. “Non riesco a spiegare quanto diventa pesante un corpo quando è senza vita,” ha raccontato in un intervento al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra nel marzo 2024, dove ha testimoniato le atrocità vissute quel giorno. “Rinchiusa e temendo per la mia vita, ho assistito a orrori indicibili – amici e sconosciuti feriti e uccisi davanti ai miei occhi,” ha ricordato. “Quando i corpi delle persone uccise sono caduti su di noi, ho capito che nascondermi sotto di loro era l’unico modo per sopravvivere all’incubo.”
Nonostante le cicatrici fisiche e psicologiche – Yuval porta ancora schegge nella testa e nella gamba – ha trovato nella musica una via di guarigione. “La musica è uno degli strumenti più forti del mio processo di recupero,” ha dichiarato durante la finale.
Prima dell’attacco, Yuval non aveva mai considerato una carriera professionale nel canto. Tuttavia, dopo quella tragica esperienza, ha deciso di dedicarsi alla musica, usando la sua voce per trasmettere forza e resilienza. Le sue performance a Hakochav Haba – tra cui le interpretazioni di “Anyone” di Demi Lovato, “Talking to the Moon” di Bruno Mars e “Warrior” sempre di Demi Lovato – hanno incantato pubblico e giuria, facendole ottenere i punteggi più alti della stagione. Nel corso della finale, Raphael ha condiviso la sua emozione dichiarando: “Non riesco a spiegare quanto sono emozionata e pronta! Grazie per avermi dato questo enorme privilegio e per aver riposto fiducia in me per rappresentare il mio popolo.”
La canzone con cui rappresenterà Israele sarà scelta da una commissione e annunciata a marzo. Raphael ha espresso il desiderio di utilizzare l’Eurovision per condividere la storia del suo Paese e la sua esperienza personale, ma non da una prospettiva di vittimismo. “Voglio raccontare la mia storia e quella di Israele da una posizione di forza e orgoglio, nonostante le difficoltà e le probabili contestazioni che potrebbero arrivare dal pubblico,” ha detto in un’intervista. Ha inoltre sottolineato: “Voglio raccontare la storia, ma non da un luogo in cui si cerca pietà. Voglio che sia un messaggio di forza di fronte a tutto questo, e anche di fronte ai fischi che, sono sicura al 100%, arriveranno dal pubblico.”
L’anno scorso infatti, durante l’Eurovision in Svezia, ci furono forti tensioni, con proteste e contestazioni nei confronti della delegazione israeliana. Nonostante le difficoltà, l’allora rappresentante Eden Golan si è classificata al quinto posto, ottenendo un forte sostegno dal televoto internazionale. Anche quest’anno, Israele ha affrontato richieste di boicottaggio, ma l’EBU ha confermato la partecipazione del Paese. Con la presenza di Yuval Raphael, l’attenzione sarà inevitabilmente rivolta alla sua storia personale e al messaggio di resilienza e speranza che rappresenta.