Israele si prepara a rivoluzionare il suo principale hub aeroportuale. A partire dal secondo trimestre del 2025, l’aeroporto internazionale Ben Gurion sarà oggetto di importanti lavori di ampliamento e ristrutturazione. L’obiettivo è duplice: migliorare l’efficienza operativa e garantire un’esperienza più fluida ai passeggeri, in un momento di crescita costante del traffico aereo. Uno dei punti chiave del progetto è l’accessibilità. Verrà costruito un nuovo svincolo sul lato ovest dell’aeroporto, che consentirà un accesso diretto dall’autostrada, evitando i percorsi obbligatori verso il lato est. Parallelamente, sarà realizzata una nuova porta d’ingresso per facilitare i collegamenti tra gli aerei e il terminal tramite autobus, ottimizzando i flussi di passeggeri.
Al centro delle trasformazioni ci sarà il terminal 3. Questo spazio cruciale vedrà l’aggiunta di un edificio di quattro piani, con una superficie di 7.000 metri quadrati, dedicato al controllo dei passaporti e alla gestione dei bagagli. Inoltre, le aree di controllo saranno ampliate, con un aumento significativo delle postazioni per ridurre i tempi di attesa, anche nei periodi di maggiore affluenza. Anche la sala Duty Free subirà un restyling, con nuovi spazi per caffè e aree di ristoro, migliorando il comfort per i viaggiatori.
Un’ulteriore innovazione legata alla modernizzazione di Ben Gurion sarà l’introduzione dell’ETA-IL, un nuovo sistema di autorizzazione elettronica di viaggio che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025. Questo strumento digitale semplificherà le procedure di ingresso in Israele, garantendo tempi di elaborazione più rapidi ai controlli di frontiera e un’esperienza più fluida per i viaggiatori internazionali. La sua implementazione fa parte di una strategia più ampia per migliorare la gestione dei flussi passeggeri e integrare tecnologie all’avanguardia nell’infrastruttura aeroportuale. Tuttavia, mentre Ben Gurion si rinnova, si riaccende il dibattito sulla necessità di un secondo aeroporto internazionale. Dopo anni di discussioni, il governo ha scelto il nord del Negev come sito per il futuro scalo, preferendolo alla valle di Jezreel. Nonostante la decisione ufficiale, il progetto resta avvolto da incertezze, complici i numerosi rinvii accumulati nel tempo.
Con l’avvio dei lavori nel 2025, Israele mira a rafforzare la sua posizione di leader regionale nel trasporto aereo. Le trasformazioni previste non solo modernizzeranno l’infrastruttura principale del Paese, ma ridisegneranno anche il futuro del sistema aeroportuale nazionale, con un occhio rivolto a una gestione più efficiente e sostenibile dei crescenti flussi di passeggeri.