In un’area delle colline di Gerusalemme, una nuova iniziativa ambientale sta suscitando crescente interesse: il KKL-JNF (Keren Kayemeth LeIsrael – Jewish National Fund) ha inaugurato una campagna di piantumazione con l’obiettivo di proteggere la farfalla Tomares Nesimachus. Quest’ultima dipende infatti da una pianta specifica, l’Astragalusmacrocarpus, senza la quale non sarebbe in grado di completare il proprio ciclo vitale.
Il progetto è partito quando i membri dell’Associazione degli appassionati di farfalle di Israele (BEIA) hanno individuato la specie nel Parco Begin, situato nelle Montagne di Gerusalemme. Con l’obiettivo di accrescere la popolazione di farfalle, sono stati raccolti i semi di Astragalusmacrocarpus, successivamente trasportati al vivaio di Eshtaol, dove sono stati coltivati con successo 60 nuovi esemplari. Il team di esperti, coordinato dal KKL-JNF, ha seguito attentamente il processo di germinazione e di crescita, creando così nuove opportunità per studi scientifici e per lo sviluppo dello stesso progetto.
Le 60 piante sono state quindi reintrodotte nel loro habitat originario, il parco Begin, un’area che si sta rivelando cruciale per la sopravvivenza dell’insetto. Tra i partecipanti alla piantumazione, molti sono stati i volontari, tra cui membri di BEIA e altri appassionati di natura. L’iniziativa si inserisce in un programma più ampio di conservazione della biodiversità e offre un’importante opportunità per la protezione di una singola specie.
Nurit Hibsher, responsabile del dipartimento forestale della regione centrale di KKL-JNF, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per il mantenimento dell’equilibrio ecologico nelle colline di Giuda, un’area spesso minacciata dalla crescente urbanizzazione. “Proseguiremo con la raccolta dei semi dalle piante di Astragalusmacrocarpus recentemente piantate, per espandere ulteriormente la proliferazione della farfalla. Questo progetto dimostra come la collaborazione tra comunità locali, volontari e organizzazioni professionali possa essere fondamentale per la protezione dell’ambiente”, ha dichiarato Hibsher, dimostrando come piccoli ma significativi interventi possano fare la differenza per la salvaguardia del patrimonio naturale.