Per la quinta volta in soli nove giorni, le sirene hanno interrotto la notte di milioni di israeliani, costringendoli a correre nei rifugi antiaerei. Questa volta, un missile balistico lanciato dai ribelli Houthi dello Yemen è stato intercettato prima di entrare nello spazio aereo israeliano.
Secondo l’IDF, il missile è stato abbattuto “prima di attraversare il territorio israeliano” dal sistema di difesa aerea Arrow 3. L’attacco ha attivato le sirene da Sharon a Lachish, con esplosioni udibili anche nell’area di Tel Aviv. La polizia ha confermato che i frammenti dell’intercettazione sono caduti in tre diverse località, causando danni a proprietà private e mettendo in pericolo i residenti.
Tra gli episodi più gravi, a Be’er Ya’akov un grosso frammento del missile è caduto nel cortile della casa di Mor Steinberg-Golan, 24 anni. “Eravamo nel rifugio quando è suonata la sirena”, ha raccontato Steinberg-Golan. “Dopo alcuni minuti siamo usciti e abbiamo trovato i frammenti vicino alla finestra, accanto al rifugio. L’aria condizionata è stata distrutta, il cortile è mezzo devastato. Se non fossimo stati al sicuro, sarebbe stata una tragedia”. Anche la cugina di Mor, Meital Merhav, appena arrivata in Israele dagli Stati Uniti, ha vissuto il terrore delle sirene per la terza notte consecutiva: “Non potevamo credere che fosse caduto così vicino. È stata un’esperienza traumatica, ma siamo grati che nessuno si sia fatto male”.
Il sistema di difesa israeliano ha mostrato ancora una volta la sua efficienza, ma gli attacchi costanti stanno mettendo a dura prova la popolazione civile. Secondo Magen David Adom, i soccorritori hanno assistito nove persone ferite mentre correvano ai rifugi e altre due colpite da shock.
Nonostante i danni limitati, questo nuovo attacco sottolinea il crescente livello di minaccia rappresentato dai ribelli Houthi. Per gli israeliani, la necessità di rifugiarsi in piena notte è diventata una drammatica routine. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha ribadito la posizione di Israele verso le minacce dei ribelli Houthi. “Non tollereremo continui attacchi missilistici sul nostro territorio”, ha dichiarato Katz durante una visita a una batteria di difesa Arrow. “Come abbiamo affrontato Sinwar a Gaza e Nasrallah in Libano, così affronteremo i leader Houthi a Sanaa e altrove. Colpiremo le loro infrastrutture e leadership per garantire la sicurezza di Israele”. “Chiunque sostenga gli Houthi pagherà il prezzo”, ha avvertito Katz, sottolineando che le operazioni israeliane potrebbero estendersi ben oltre i confini yemeniti.