Sono trentanove le persone sono rimaste ferite in un incendio scoppiato in un dormitorio della Yeshivà in David Yellin Street a Gerusalemme, lo ha rivelato il servizio di emergenza israeliano, Magen David Adom. Tre persone risultano attualmente in gravi condizioni, ha aggiunto MDA. Le altre vittime sono rimaste leggermente ferite. I paramedici del MDA hanno evacuato i feriti nei centri medici dell’Università Hadassah di Ein Kerem e Mount Scopus.
“Si tratta di un grave incidente, siamo sconvolti”, ha detto Shmulik Friedman, capo del distretto di Gerusalemme delle autorità israeliane per i vigili del fuoco, aggiungendo che sono state salvate durante l’operazione dozzine di persone intrappolate. “Abbiamo avviato un’indagine in collaborazione con la polizia israeliana per determinare le circostanze dello scoppio dell’incendio”, ha aggiunto. L’emittente pubblica israeliana, KAN News, ha successivamente riferito che l’incendio è stato probabilmente causato da un cortocircuito.
Il paramedico del MDA Eliahu Ben Hamu ha raccontato di aver visto “una quantità importante di fumo provenire dall’edificio”, aggiungendo che “tutte le vittime erano pienamente coscienti all’inizio”.
“Abbiamo subito curato tre individui in gravi condizioni e due in condizioni moderate – ha aggiunto l’uomo – Sin dall’inizio abbiamo fornito le prime cure mediche, caricando le persone salvate nelle unità di terapia intensiva e nelle ambulanze del Magen David Adom (MDA). Tutti i feriti, e non solo, sono stati trasportati in vari ospedali della città”, ha continuato Hamu. I paramedici di United Hatzalah, Ariel Drey e Zevi Klein, hanno raccontato ciò che hanno visto all’arrivo sulla scena. “L’incendio è scoppiato in un edificio residenziale. Abbiamo fornito assistenza medica a numerose vittime, tra cui tre uomini che sono corsi nell’edificio per salvare le vittime e 14 ragazze che sono state evacuate dalle ambulanze della United Hatzalah”, hanno detto Drey e Klein.