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    Mondo

    Australia. Incendio alla Sinagoga, polizia sulle tracce dei responsabili: “un atto terroristico”

    L’incendio divampato venerdì scorso in una sinagoga a Melbourne, in Australia, è stato definito come “un attacco terroristico”. Lo ha affermato la polizia, che ha reso noto di essere sulle tracce di tre responsabili. L’incendio, appiccato il 6 dicembre prima dell’alba (alle 4.10) nella sinagoga Adass Israel, ha provocato gravi danni all’edificio e ha ferito una persona in modo lieve.
    Le indagini attualmente sono state prese in carico dal Joint Counter-Terrorism Team, che comprende la Victoria State Police, l’Australian Federal Police e l’Australian Security Intelligence Organization.
    “È probabile che sia un attacco motivato politicamente. Questa è ora un’indagine sul terrorismo” ha detto il vicecommissario della polizia federale australiana (AFP) Krissy Barrett. Questa dichiarazione fornisce agli inquirenti maggiori risorse, informazioni e poteri legali per perseguire i tre sospettati.
    Le autorità non hanno specificato quale sia il motivo dell’atto. Tuttavia, è ampiamente condiviso il sospetto che sia legato alle operazioni militari di Israele a Gaza e in Libano. Nonostante non ci siano informazioni che suggeriscano la probabilità di ulteriori attacchi, la polizia sta intensificando i pattugliamenti. Dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre, è avvenuta un’escalation di atti contro la comunità ebraica, che in Australia rappresenta lo 0,4% della popolazione di oltre 26 milioni di abitanti.
    È stata annunciata anche la formazione della task force “Special Operation Avalite” per combattere l’antisemitismo in tutto il Paese. “La task force ‘Avalite’ sarà composta da una squadra agile ed esperta di investigatori antiterrorismo che si concentrerà sulle minacce, sulla violenza e sull’odio nei confronti della comunità ebraica australiana e dei parlamentari”, ha affermato il commissario Reece Kershaw.
    Il procuratore generale Mark Dreyfus ha sottolineato che il suo governo si sta impegnando per far sì che la comunità ebraica ‘si senta al sicuro’. “Abbiamo sperimentato in Australia, nell’ultimo anno, il livello più alto di antisemitismo che abbia mai visto nella mia vita. Una reazione comune a tutti i membri della comunità ebraica australiana”, ha detto Dreyfus.
    Il governo del Victoria ha offerto 100.000 dollari australiani (64.300 dollari) per contribuire alla ricostruzione della sinagoga. Il governo federale ha dato all’Executive Council of Australian Jewry, un organismo che rappresenta oltre 200 organizzazioni ebraiche, 32,5 milioni di dollari australiani (20,8 milioni di dollari) per rafforzare la sicurezza nei luoghi della comunità, tra i quali sinagoghe e scuole.

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