Il Consiglio comunale di Kiev ha approvato i piani per la creazione di un parco intitolato all’ex primo ministro israeliano Golda Meir. Nata il 3 maggio 1898 a Kiev, Meir trascorse i suoi primi anni nella città. Il parco sarà situato su un terreno, in via Borychiv Tik, nel quartiere di Podil, nel centro di Kiev. Secondo il piano proposto, il parco sarà caratterizzato da un massiccio muro in pietre di Gerusalemme, inciso con citazioni dalle memorie di Golda Meir. L’inizio dei lavori è previsto per la primavera del 2025, dopo lo scioglimento della neve invernale. Il progetto è finanziato dalla Federazione delle comunità ebraiche dell’Ucraina e includerà funzionalità accessibili per le persone con disabilità e i genitori con passeggini.
Lo storico e giornalista Shimon Briman ha spiegato che il terreno designato per il parco in precedenza serviva come sito in affitto destinato a nuove strutture diplomatiche russe. Tuttavia, il contratto di locazione è stato risolto nel 2014 e la proprietà è tornata al comune di Kiev. “Come storico, ho osservato la crescente popolarità di Golda Meir in Ucraina negli ultimi anni”, ha detto Briman. “È sempre più celebrata come una delle grandi donne nate in Ucraina. Molti testi ucraini si riferiscono a lei come ‘una di noi’ a causa delle sue radici kieviane e della sua prima infanzia qui”. Briman ha evidenziato un’altra ragione per la crescente importanza di Meir: le sue citazioni memorabili spesso risuonano nei media ucraini. Ad esempio, le sue famose parole tratte dalle sue memorie: “Vogliamo vivere. I nostri nemici ci vogliono morti. Ciò lascia poco spazio al compromesso”, sono state ampiamente adottate come metafora della resistenza dell’Ucraina contro l’aggressione russa.
“Gli ucraini si vedono come l’Israele dell’Europa orientale e l’eredità di Meir si allinea con questo sentimento”, ha aggiunto Briman. Nel 2023, il Consiglio comunale di Kiev ha ufficialmente designato il sito come parco, intitolandolo a Meir in onore del 125esimo anniversario della sua nascita e come uno dei fondatori di Israele. Per sviluppare il progetto sono stati coinvolti diversi studi di architettura, tra cui due ucraini, uno tedesco e uno spagnolo. L’Assessorato ai Beni Culturali della città ha selezionato il concept migliore tra diverse proposte. Il futuro parco intende essere più di un semplice spazio scenico, sarà un tributo all’eredità di Golda Meir, con le sue parole incise nella pietra come un monito su cui i visitatori potranno riflettere.