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    ROMA EBRAICA

    La scuola ebraica, dove il futuro prende forma

    Pubblichiamo il discorso del Presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun alla celebrazione del Centenario della scuola ebraica “Vittorio Polacco”

    Cari amici,

    è per me un onore salutare il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. E farlo proprio nel giorno in cui festeggiamo i 100 anni dalla nascita della scuola elementare ebraica intitolata a Vittorio Polacco, figura meravigliosa di giurista, intellettuale e senatore del Regno d’Italia.

    Ed è con grande emozione che accolgo in questo Palazzo della Cultura – a nome della Giunta, del Consiglio e di tutti i membri della Comunità ebraica di Roma – Josh Spinner, vicepresidente esecutivo e Ceo della Fondazione Ronald S. Lauder. E Chaya Yosovich, Ceo della Yael Foundation di Uri Poliavich. Le vostre fondazioni sono protagoniste del filantropismo ebraico mondiale che investe nella scuola e nella cultura ebraiche.
    Salutiamo a distanza Ronald S. Lauder, che era atteso oggi fra noi e non è potuto venire perché il suo più caro amico e consigliere da oltre 50 anni versa in condizioni terminali in un ospedale a New York e in questi giorni non può lasciarlo.

    La Scuola Ebraica di Roma è da sempre il cuore pulsante della nostra Comunità. È dove si intrecciano i valori della famiglia, della fede e della cultura ebraica, dove i nostri ragazzi non solo ricevono un’educazione di eccellenza, ma trovano le radici della loro identità e spesso costruiscono legami che durano tutta la vita.
    È il luogo dove il futuro ebraico prende forma.

    The world is sustained by the breath of children who study
    Il mondo si regge sul respiro dei bambini che studiano la Torah.
    Lo diceva sempre il nostro compianto Rabbino Capo, Elio Toaff.

    Oggi celebriamo un momento storico per la nostra Scuola, grazie alla partnership tra donatori uniti da un obiettivo: garantire alle nuove generazioni ebraiche un luogo moderno e sicuro in cui esprimere le proprie potenzialità.
    Soprattutto in un tempo e in un mondo in cui riemerge un antisemitismo che non possiamo ignorare, è importante rafforzare le nostre Scuole sotto ogni aspetto: culturale, tecnologico e strutturale.

    Caro Josh, la Ronald S. Lauder Foundation è nostra benefattrice da molti anni. Attraverso programmi e borse di studio ha cambiato la vita di tanti giovani ebrei di Roma. La vostra generosità dimostra l’amore per l’educazione e per la continuità della nostra storia. A nome di tutta la nostra Comunità: grazie Josh, per la visione e l’instancabile impegno.

    E un caloroso benvenuto a Chaya Yosovich: la Yael Foundation entra a far parte della nostra famiglia con un contributo fondamentale che segna un nuovo inizio. Cara Chaya, siamo entusiasti di cominciare insieme questo cammino.
    La vostra partnership di donatori non è solo una somma di generosità individuali: è un’alleanza fondata sulla convinzione che l’educazione ebraica è il motore della continuità ebraica. La vostra presenza oggi è la prova di quanto sia forte e preziosa questa rete di sostegno globale.

    Ringrazio per la sua presenza il Presidente Rocca, che attraverso le scelte della Regione sta accompagnando il percorso di risanamento e rilancio di un’altra importante istituzione ebraica, l’Ospedale Israelitico.

    Saluto e ringrazio Joelle Aflalo, presidente e co-fondatrice della Matanel Foundation, partner della Educating for Impact (l’Efi), che da molti anni lavora al fianco della nostra Comunità, e Samuel Skoblo, che siede nel board della Lauder S. Foundation. Grazie per esser venuti appositamente a Roma a testimoniarci il vostro impegno e il vostro affetto. Grazie anche ai donatori ebrei di Roma, per il loro contributo.

    Colgo l’occasione per un ringraziare di cuore e in modo speciale coloro fra noi che si mettono al servizio della sicurezza comune e di quella dei nostri figli, sia professionali che volontari, con l’amore di padri e madri, e le forze dell’ordine, con uno scrupolo e una costanza che vi fanno onore e di cui vi siamo grati.

    Insieme, stiamo costruendo qualcosa di più grande di un semplice edificio: stiamo plasmando il futuro della nostra Comunità.
    Ma il nostro compito non si esaurisce con la vostra generosità. Noi, come Comunità, abbiamo un profondo senso di responsabilità verso i donatori e verso i valori che ci legano.
    Per noi questo progetto non è solo un dono da ricevere ma un investimento da moltiplicare. E che vogliamo “restituire” prendendoci cura degli spazi che ci sono affidati, rendendoli luoghi di eccellenza e crescita sempre maggiore, mantenendo vivo il legame con voi che avete scelto di credere in noi.

    Per questo stiamo già lavorando su un grande piano di riorganizzazione e ammodernamento delle scuole. Giovedì scorso il Comune di Roma ci ha concesso l’uso del Palazzo di via di Sant’Ambrogio, a pochi metri da qui, che in passato aveva ospitato classi della Scuola ebraica e che riporteremo alla vita, ristruttureremo e trasformeremo nel nuovo Liceo Renzo Levi: uno spazio all’avanguardia, ispirato ai valori ebraici. Un progetto che sarebbe stato impensabile senza il supporto di leader lungimiranti come il Sindaco Gualtieri. E poi l’assessore Tobia Zevi e altri.

    È il simbolo della nostra volontà di costruire il futuro nelle radici nel passato. La Scuola ebraica è stata anche il luogo in cui la Comunità di Roma ha dimostrato la sua formidabile resilienza negli anni delle leggi razziali fasciste e dell’occupazione nazifascista.

    Ma in questo giorno che per noi ha tanto significato ed è un momento di speranza, non possiamo dimenticare la sofferenza dei nostri fratelli, che è la nostra. Vorrei perciò dedicare un pensiero alle preghiere per il ritorno a casa degli ostaggi che ancora oggi si trovano a Gaza.

    Cari amici, il vostro contributo è stato la scintilla che ci ha permesso di sognare in grande. Adesso tocca a noi, come Comunità, dimostrare che crediamo in questo sogno almeno quanto voi.

    A nome di ogni ragazzo e ragazza che attraverserà le porte della nostra Scuola, a nome di ogni famiglia ebraica che troverà qui una casa per la propria crescita e il proprio futuro: grazie!
    La nostra storia è la vostra storia. Il nostro futuro sarà il frutto della vostra generosità e visione.

    Grazie a voi, faremo di tutto per far brillare a Roma, nella culla della più antica comunità ebraica d’Europa, la luce dell’ebraismo.
    Grazie!

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