Tra le voci che raccontano il valore e l’evoluzione della scuola, spicca quella di Rita Jonas, segretaria e figura emblematica dell’istituto, che per oltre trent’anni ne ha osservato con passione le trasformazioni. «Ogni cambiamento è stata una sfida, ma anche una crescita» afferma a Shalom Rita. Il suo legame con l’istituto è iniziato nel 1988, nella storica sede di Lungotevere Sanzio, assistendo e partecipando successivamente al trasferimento nella nuova sede nel cuore del Portico d’Ottavia.
Negli anni, la scuola ha vissuto un’evoluzione profonda, adattandosi alle esigenze moderne e offrendo ai suoi studenti un ambiente educativo sempre più strutturato, inclusivo e attento alle dinamiche relazionali tra docenti, alunni e genitori. «All’epoca, i rapporti erano completamente diversi; i bambini uscivano tutti all’una e i genitori si riferivano a un’unica insegnante. Con il tempo, il numero degli insegnanti per classe è aumentato, portando specialisti e nuove figure educative», spiega Rita, descrivendo una delle trasformazioni più significative dell’approccio scolastico. Inoltre, sono nati nuovi servizi e si sono introdotte innovazioni come la mensa e i moduli scolastici, che hanno richiesto un notevole sforzo organizzativo.
Tra i momenti più significativi, Rita ricorda con emozione l’organizzazione di diversi Sedarim, una tradizione scolastica che, a seguito del trasferimento nella nuova sede, si è progressivamente ridotta fino a scomparire. Questi eventi hanno riunito oltre 500 persone, testimoniando non solo l’importanza delle tradizioni, ma anche la capacità della scuola di creare momenti di comunità vivi e memorabili.
Con il traguardo del centenario, la Scuola Primaria Vittorio Polacco non guarda solo al passato, ma affronta il futuro con entusiasmo e determinazione. Rita esprime con orgoglio lo spirito che contraddistingue la scuola stessa: «Se ci credi, ci puoi riuscire».