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    ROMA EBRAICA

    Il liceo ebraico si sposta a Sant’Ambrogio. Fadlun: “Guardiamo al futuro dei nostri giovani”

    Il liceo ebraico “Renzo Levi” sarà traferito a via di Sant’Ambrogio, nell’ex convento di proprietà del Comune di Roma e inutilizzato dal 2017. La struttura, un tempo conosciuta come “Rialto”, ospiterà quindici aule, uffici amministrativi, una sala lettura, una biblioteca, una palestra e un laboratorio di musica. La concessione trentennale, accordata dal Comune alla Comunità Ebraica di Roma, rappresenta un’importante operazione di riqualificazione urbana e culturale.
    L’intero progetto sarà finanziato grazie al contributo di prestigiose organizzazioni filantropiche internazionali, come la Fondazione Lauder e la Fondazione Yael, e di generosi donatori locali appartenenti alla Comunità Ebraica di Roma. L’intervento prevede una ristrutturazione completa degli spazi interni, il restauro delle facciate, l’adeguamento sismico e il rifacimento degli impianti, al fine di garantire un’elevata efficienza energetica e standard moderni.
    Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha sottolineato il valore storico e simbolico di questa iniziativa. “Sant’Ambrogio ha un significato speciale per la nostra comunità. Durante le leggi razziali del 1938, quando gli studenti ebrei furono espulsi dalle scuole pubbliche italiane, questo luogo divenne uno degli spazi dove vennero organizzate sezioni scolastiche per i nostri bambini”, si legge nel comunicato. “Restituire questa struttura alla sua funzione educativa, dopo anni di abbandono, è un riscatto storico e un investimento fondamentale per il futuro delle nostre giovani generazioni”, ha aggiunto.
    “Non sarà solo una scuola, ma un luogo che custodirà la nostra identità, promuoverà la conoscenza e contribuirà a formare cittadini consapevoli e preparati. Ringraziamo i nostri sostenitori internazionali e locali per aver reso possibile questo sogno, che coinvolge non solo la Comunità Ebraica, ma tutta Roma”, ha inoltre evidenziato il presidente della comunità ebraica.
    Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa. “Siamo orgogliosi di aver lavorato per trasformare un luogo abbandonato in una nuova scuola, un progetto che rappresenta un segnale di rinascita per la città e per il suo centro storico”. L’assessore al Patrimonio Tobia Zevi, promotore della delibera per la concessione, ha aggiunto: “Questo intervento significa rafforzare la comunità esistente, a due passi dal vecchio quartiere ebraico, e guardare al futuro rappresentato dalle ragazze e dai ragazzi che studieranno qui”.

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