Si è spento a Londra Frank Auerbach, uno dei più importanti pittori figurativi del secolo scorso. Aveva 93 anni. “Abbiamo perso un caro amico e un artista straordinario, ma ci conforta sapere che la sua voce risuonerà per le generazioni a venire” ha affermato al quotidiano ‘Guardian’ Goeffrey Parton, direttore della galleria Frankie Rossi Art Projects.
Frank Auerbach è nato a Berlino nel 1931. Durante la Seconda guerra mondiale scampa alla deportazione grazie ai Kindertransport, mentre i suoi genitori, l’avvocato Max Auerbach e l’artista Charlotte Nora Burchardt, vengono uccisi nel campo di sterminio di Auschwitz.
Arrivato a Londra, studia al Bunce Court nel Kent, un collegio per bambini ebrei, dove sviluppa il talento per l’arte e il teatro. Nel 1947 prende la cittadinanza britannica e, un anno dopo, inizia la sua formazione artistica al St Martin’s School of Art. Nonostante il suo debutto a teatro con l’opera di Peret Ustinov, House of Regrets, la pittura ha sempre rivestito un ruolo fondamentale nella sua vita, tanto da continuare i suoi studi al Royal College of Art di Londra. La prima mostra personale dell’artista risale al 1956, ospitata alla Beaux Gallery.
Nel corso di una carriera durata settant’anni, Auerbach diventa famoso soprattutto per i suoi ritratti e paesaggi urbani di Camden, nel nord di Londra, dove ha il suo studio. Il pittore li realizza con una tecnica particolare, raschiando ripetutamente gli strati di vernice e ricominciando da capo a dipingere sopra la tela fino ad opera ultimata.
L’esperienza di Auerbach come sopravvissuto alla Shoah influenza profondamente il suo lavoro; l’artista spesso si aggirava fra i luoghi bombardati di Londra, cercando di catturare e documentare il trauma collettivo del popolo britannico. Sviluppa inoltre un profondo legame con i suoi modelli, preferendo dipingere solo una ristretta cerchia di amici e familiari, tra i quali la moglie, la pittrice Julia Wolstenholme, la modella Juliet Yardley Mills ed Estella Olive West.
La carriera di Auerbach comincia a fiorire in età avanzata. Nel 1986 rappresenta la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia, vincendo il Leone d’Oro insieme all’artista tedesco Sigmar Polke. Nel 2015 viene allestita una retrospettiva delle opere alla Tate Britain di Londra e nel 2022 il suo dipinto “Head of Gerda Boehm”, inizialmente di proprietà di David Bowie, è venduto all’asta per quasi 5 milioni di dollari. Una delle ultime esposizioni, intitolata ‘Starting Again’, è stata ospitata di recente a Palazzo da Mosto a Venezia. Molte delle sue opere sono anche di proprietà del Museo d’Israele a Gerusalemme.
Il dipinto “Head of Gerda Boehm”