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    ISRAELE

    “Dobbiamo smantellare le fortezze dell’antisemitismo” – Intervista a Fiamma Nirenstein

    “L’episodio di Amsterdam segna un punto di non ritorno nella guerra contro gli ebrei in Europa”. Così esordisce la giornalista e scrittrice Fiamma Nirenstein, riflettendo sui recenti attacchi antiebraici avvenuti nella capitale olandese. Gruppi organizzati e pieni di odio hanno aggredito tifosi israeliani, gridando insulti razziali e “Allah hu akbar”, investendo le persone con auto e colpendo uomini, donne e bambini. “Questi attacchi non erano espressioni di dissenso sportivo, ma veri e propri pogrom moderni. Le vittime, inseguite e terrorizzate, si sono ritrovate a doversi tuffare nei canali o inginocchiarsi, umiliate e insultate, con alcuni genitori costretti a implorare per la vita dei loro figli”.
    “Molte vittime non sono riuscite a contattare i propri cari per ore, lasciando le famiglie in uno stato di angoscia insopportabile,” ha aggiunto Nirenstein, sottolineando come gli attacchi fossero premeditati, condotti in modo sistematico e coordinato. Nirenstein ha anche evidenziato l’assenza di una risposta adeguata da parte della polizia olandese, denunciando un’indifferenza inquietante. “Quando gli ebrei in Europa devono nascondere i loro simboli, come la kippah o la Stella di David, o evitare di parlare ebraico in pubblico per paura di minacce, si è davanti a un ritorno di odio che non possiamo più ignorare”.
    Secondo Nirenstein, questo antisemitismo violento e organizzato è una minaccia che l’Occidente non può più permettersi di ignorare. “Oggi vediamo una rete complessa di diffamazione mascherata da critica politica, che ha infettato profondamente la narrazione pubblica e presenta Israele come oppressore coloniale di uno Stato palestinese immaginario, una rappresentazione distorta e infondata della realtà”.
    Nirenstein richiama la teoria delle “tre D” sviluppata da Natan Sharansky: Demonizzazione, Doppio standard e Delegittimazione. “Questa ondata di odio si manifesta come una demonizzazione costante di Israele, dipinto come entità malvagia e brutale. Viene accusato di genocidio, ignorando la realtà e i rischi concreti che il popolo israeliano affronta ogni giorno. C’è un chiaro doppio standard che porta a condannare in modo sproporzionato Israele, trascurando le gravi violazioni dei diritti umani in paesi come Iran, Siria e Cina”.
    “Queste nuove manifestazioni di odio non rappresentano solo una minaccia per la sicurezza della comunità ebraica, ma mettono in pericolo i valori stessi della società occidentale,” ha proseguito Nirenstein. “L’odio organizzato contro Israele e il popolo ebraico è oggi un vessillo per gruppi violenti e radicalizzati. Si tratta di movimenti globali che vedono nell’antisemitismo il simbolo del loro fanatismo e delle loro bugie,” ha spiegato, criticando alcuni media e leader politici che diffondono retoriche intrise di odio e falsità storiche su Israele. “Alcuni giornali insinuano un legame tra l’odio antiebraico e le azioni dell’esercito israeliano, distorcendo la realtà. È un atteggiamento irresponsabile che non fa altro che fomentare ulteriore odio”.
    La giornalista ha rivolto un appello urgente alle istituzioni occidentali, invitando il Parlamento italiano a seguire l’esempio della Germania, che ha recentemente approvato una risoluzione, “Never Again is Now”, in cui ribadisce l’impegno contro l’antisemitismo. “È un esempio che altre nazioni europee dovrebbero seguire, perché non si tratta solo di difendere gli ebrei, ma di proteggere i valori di libertà e democrazia dell’Occidente. Non possiamo restare passivi di fronte a un odio che ci riporta ai periodi più oscuri della storia”.
    “L’Occidente deve rispondere a questa minaccia con fermezza, per fermare la diffusione di odio e violenza contro una comunità che ha contribuito in modo inestimabile alla civiltà, alla democrazia e ai diritti umani. Dobbiamo impedire che l’antisemitismo si radichi e prosperi nelle nostre società democratiche” ha dichiarato Nirenstein.
    Infine, Nirenstein ha invocato misure decise per smantellare i centri di propaganda e incitamento all’odio, insistendo sulla necessità di leggi più incisive per combattere questo fenomeno. “Serve il coraggio di andare a fondo nella lotta contro l’antisemitismo,” ha concluso, “perché oggi è il momento di difendere ciò che ha permesso al mondo moderno di essere libero e democratico”.

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