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    ITALIA

    “Se Israele cade, cadiamo tutti”: la sfida dell’Occidente nella conferenza dell’Associazione Setteottobre

    “Qui oggi siamo tutti sionisti.” Con queste parole, Stefano Parisi ha aperto la conferenza organizzata a Roma in occasione del primo anniversario del massacro perpetrato da Hamas il 7 ottobre 2023. Un’espressione sintetica ma potente, che riassume la missione per la quale un anno fa ha fondato l’Associazione Setteottobre: mobilitare l’opinione pubblica per difendere Israele, l’unica democrazia del Medio Oriente, e i valori fondamentali delle democrazie liberali, oggi minacciati da una propaganda basata su menzogne e odio.
    L’evento ha visto la partecipazione di figure di primo piano, tra cui l’ex vice cancelliere tedesco Joschka Fischer, l’avvocatessa britannica Natasha Hausdorff, esperta di diritto internazionale e direttrice di “UK Lawyers for Israel,” Anna Paola Concia, politica e attivista per i diritti civili, lo storico Ernesto Galli della Loggia, l’ex primo ministro francese Manuel Valls. La conferenza è stata condotta da Stefania Battistini, inviata del TG1, e Giancarlo Loquenzi, conduttore di Zapping su Radio Rai.
    L’ex vice cancelliere Fischer ha inaugurato la serie di interventi, sottolineando come, dopo il 7 ottobre, Israele stia nuovamente lottando per la propria sopravvivenza. Natasha Hausdorff ha poi spiegato come una delle armi più insidiose utilizzate contro Israele sia la “lawfare”, una strategia che sfrutta sistemi legali e istituzioni per danneggiare e isolare lo Stato ebraico. “Israele non è sola in questa guerra” ha affermato Hausdorff, “ma per vincere abbiamo bisogno del contributo di tutti”.
    Anna Paola Concia ha puntato il dito contro il silenzio di molte associazioni che, in un anno, non sono riuscite a condannare apertamente la barbarie del 7 ottobre. “Quel giorno è tornata la caccia all’ebreo” ha denunciato, aggiungendo che l’espressione “Mai più” è ormai diventata “vuota e retorica”.
    A concludere gli interventi è stato Manuel Valls, ex primo ministro francese, che ha condannato con fermezza le azioni di Hamas, responsabile non solo della morte di civili israeliani ma anche di quella dei palestinesi, utilizzati come scudi umani. “Il mondo deve capire che se Israele cade, cadiamo anche noi” ha ammonito Valls, ribadendo il messaggio chiave della conferenza: difendere Israele significa difendere la nostra stessa civiltà.

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