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    ISRAELE

    Chi sono le vittime dell’attacco a Jaffo

    L’attacco terroristico di martedì sera a Jaffa, nel sud di Tel Aviv, ha causato la morte di sette civili israeliani, mentre 15 persone sono rimaste gravemente ferite, e tra loro un soldato dell’IDF. Le autorità israeliane hanno rivelato l’identità di cinque delle sette vittime del mortale attacco terroristico.

    La prima è vittima identificata è stata Shahar Goldman, 30 anni, di Lod, una ballerina e atleta. Assieme a lei, Inbar Segev-Vigder, 33 anni, proprietaria di un centro fitness e madre di un bambino di 9 mesi. Secondo quanto riferito, Segev-Vigder è stata uccisa proprio mentre proteggeva suo figlio di 9 mesi, Ari, sopravvissuto all’attacco grazie al gesto eroico di sua madre. Poche ore prima della sparatoria, la donna aveva pubblicato una preghiera su Instagram per i soldati israeliani di stanza in Libano. Un’altra vittima dell’attacco terroristico è Revital Bronstein, 24 anni, di Bat Yam. Figlia unica di Liora, Revital stava conseguendo un master in informatica. Al liceo aveva vinto prestigiosi premi per il suo lavoro nel campo dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, era anche nota per essere una talentuosa artista di fumetti.

    Assieme a loro anche Nadia Sokolenko, 40 anni, di Jaffa. La sua amica, Raffaella Goichman, le ha reso omaggio su Facebook scrivendo: “Le mie mani e il mio corpo tremano. La mia mente non può accettare questo. Tu eri la definizione di gioia, luce e ottimismo. Hai superato così tanti ostacoli ma l’hai sempre fatto a testa. Ti amerò per sempre”. Nadia lascia un figlio.

    Un’altra vittima identificata nel corso della mattinata è Ilia Nozadze, 42 anni, un cittadino georgiano colpito ben tre volte dagli aggressori. L’uomo è stato trasportato d’urgenza al Sourasky Medical Center in condizioni critiche, tuttavia è morto poco dopo. Ilia, camionista di professione, viveva nella città di Kashuri in Georgia con sua moglie e i suoi due figli, di 17 e 14 anni.

    Gli aggressori, identificati come Mehmed Khalaf Saher Rajab e Hassan Mohammed Hassan Tamimi, erano entrambi originari della città di Hebron, in Cisgiordania. I due terroristi erano illegalmente in Israele e sono stati uccisi sul posto dalle guardie di sicurezza con l’aiuto della polizia e dei civili. Le indagini preliminari hanno rivelato che uno degli aggressori aveva in dotazione un fucile M-16, mentre l’altro portava invece un coltello. I due terroristi aperto il fuoco sui passeggeri a bordo della metropolitana prima di sparare ai pedoni per strada. I feriti sono stati portati al Wolfson Medical Center di Holon e al Sourasky Medical Center di Tel Aviv in condizioni gravi.

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