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    Mondo

    Blinken in Medio Oriente: continuano gli sforzi diplomatici per il rilascio degli ostaggi

    Con la missione diplomatica in Israele ed Egitto del Segretario di Stato americano Antony Blinken, Washington intensifica i suoi sforzi per raggiungere un accordo per porre fine alla guerra a Gaza.
    Nella giornata di lunedì Blinken ha incontrato la leadership politica e militare israeliana. Parlando alla stampa Blinken ha detto di aver avuto un “incontro molto costruttivo”, durato più di tre ore, con il Primo Ministro Benjamin Netanyahu. Il Segretario di Stato americano ha sottolineato che il premier “accetta la proposta ponte” offerta dagli Stati Uniti la scorsa settimana a Doha “per cercare di colmare le lacune che permangono tra le parti”. “Ora tocca ad Hamas fare lo stesso”, ha aggiunto.
    A margine dell’incontro con il responsabile della diplomazia USA, Netanyahu ha ribadito l’impegno di Israele verso la proposta americana attuale riguardante il rilascio dei nostri ostaggi, che tiene conto delle necessità di sicurezza di Israele, su cui insiste con forza. Ha confermato inoltre il ruolo degli “Stati Uniti per la difesa regionale contro l’asse iraniano”. Il premier israeliano ha apprezzato molto “la comprensione che gli Stati Uniti hanno mostrato per i nostri interessi di sicurezza vitali come parte dei nostri sforzi congiunti per ottenere il rilascio dei nostri ostaggi”, spingendo affinché la liberazione avvenga già nella prima fase dell’accordo.
    Blinken ha incontrato anche il ministro della Difesa Yoav Gallant e il Capo di Stato Maggiore dell’IDF Herzi Halevi. Durante il colloquio si è discusso delle sfide di sicurezza nella regione e degli sforzi in corso per garantire il ritorno degli ostaggi e smantellare l’organizzazione terroristica Hamas. Secondo l’ufficio di Gallant, il ministro ha detto a Blinken che “l’apparato di difesa israeliano è impegnato a continuare a operare a Gaza finché non saranno raggiunti gli obiettivi della guerra: il ritorno degli ostaggi e lo smantellamento di Hamas”.
    Il ministro Gallant, come spiegato nella nota rilasciata dal suo ufficio, ha evidenziato l’importanza della pressione militare continua esercitata da Israele su Hamas, insieme alla necessità di una pressione politica costante da parte degli Stati Uniti, fino a quando non verrà raggiunto un accordo che consenta il ritorno degli ostaggi in Israele. All’inizio dell’incontro, il Ministro Gallant ha mostrato al Segretario una foto che tiene nel suo ufficio, raffigurante i 12 bambini uccisi a seguito di un attacco di Hezbollah nella città settentrionale di Majdal Shams.
    Il Segretario di Stato americano ha incontrato anche il presidente Isaac Herzog. Prima dell’incontro privato tra i due, entrambi hanno rilasciato delle brevi dichiarazioni alla stampa. Herzog ha attribuito ad Hamas la colpa per il mancato raggiungimento di un accordo sul rilascio degli ostaggi. “La gente deve capire che tutto inizia con il rifiuto di Hamas di andare avanti” ha detto Herzog. Blinken ha specificato che ci si trova in “un momento decisivo, probabilmente il migliore, forse l’ultima opportunità per riportare a casa gli ostaggi, per ottenere un cessate il fuoco e per mettere tutti sulla strada migliore verso una pace e una sicurezza durature”.
    Blinken stamani si è recato in Egitto per organizzare un nuovo vertice finalizzato al raggiungimento di un accordo.

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