Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    INNOVAZIONE

    Comunicare con il pensiero: i primi passi della ricerca israeliana per aiutare i pazienti paralizzati

    Arriva da Tel Aviv una nuova rivoluzionaria scoperta scientifica che potrebbe consentire di comunicare con la semplice forza del pensiero anche a pazienti gravemente paralizzati a causa di patologie quali sclerosi multipla o danni al cervello.
    I ricercatori della Tel Aviv University e del Tel Aviv Sourasky Medical Center (Ichilov Hospital) stanno lavorando a un progetto che in un certo senso potrà permettere di comunicare con la sola forza del pensiero. Con un esperimento innovativo, sono stati impiantati alcuni elettrodi sul cervello di un individuo che ha poi immaginato di pronunciare una sillaba su due a scelta. Gli elettrodi hanno quindi trasmesso segnali elettrici ad un computer che ha vocalizzato le sillabe immaginate dal partecipante all’esperimento.
    Lo studio è stato condotto dal Dott. Ariel Tankus e dal Dott. Ido Strauss e i risultati dell’esperimento sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Neurosurgery. Il Dott. Tankus ha spiegato che il paziente che ha partecipato all’esperimento soffre di epilessia. Gli elettrodi sono stati impiantati in profondità nel cervello del paziente a cui, in una prima fase dell’esperimento, è stato chiesto di pronunciare ad alta voce due sillabe : /a/ ed /e/. Dopo che il computer ha imparato a riconoscere lo schema dell’attività elettrica associato a queste sillabe nel cervello del paziente, i ricercatori hanno domandato al paziente di immaginare di star pronunciando una delle due sillabe senza dirle ad alta voce. È a questo punto che il computer ha riconosciuto i segnali elettrici trasmessi dal cervello e ha riprodotto il suono precedentemente registrato della sillaba immaginata, /a/ o /e/.
    “Per la prima volta nella storia con questo esperimento siamo stati in grado di collegare le parti del discorso all’attività delle singole cellule del cervello da cui abbiamo registrato” ha spiegato il Dott. Tankus che ha precisato che al momento la ricerca si sta concentrando solo su due sillabe, ma che l’obiettivo sarebbe quello di ottenere discorsi completi. Anche se due sillabe possono sembrare poche, secondo i ricercatori, potrebbero comunque consentire a pazienti completamente paralizzati di poter comunicare un si oppure un no.
    Secondo il Dott Tankus, sulla base di questa ricerca, in futuro sarà possibile adattare il computer di un paziente con la sclerosi multipla quando è ancora in grado di parlare. “Il computer imparerebbe a riconoscere i segnali elettrici presenti nel cervello del paziente, consentendogli di interpretare questi segnali anche dopo che il paziente avrà perso la capacità di muovere i muscoli” ha aggiunto il Dott. Tankus, secondo cui la ricerca costituisce un passo in avanti verso lo sviluppo di un’interfaccia cervello-computer che potrà aiutare i pazienti completamente paralizzati a comunicare nuovamente.

    CONDIVIDI SU: