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    ITALIA

    Antisemitismo e antisionismo di destra e di sinistra pari sono

    Poche ma essenziali cose ci ha ricordato il 7 ottobre 2023. L’antisemitismo esiste, è trasversale, di destra e di sinistra, ma anche che si nasconde nelle file dell’antisionismo. La denuncia è arrivata dal rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni in un’intervista a La Stampa, con riferimento a vari episodi che hanno caratterizzato le cronache recenti. “I nodi vengono sempre al pettine e alla fine il fascismo si dimostra sempre antisemita – ha spiegato Di Segni – È come se rivelasse la sua vera natura. La maschera cade. Un rischio che c’è anche a sinistra. La settimana dopo il 7 ottobre per strada mi sono sentito dare del massacratore di bambini. È il frutto avvelenato di una narrazione profondamente deformata che crea pericolosi cortocircuiti”. Per il Rav emergono tre radici: quella dei nazisti e di chi li rimpiange, quella veterocattolica e quella di sinistra, di cui si nega l’evidenza perché è mescolata alla politica. “Un cospicuo dossier di lettere che accusano gli ebrei dei peggiori misfatti dell’umanità. Sono in gran parte dichiaratamente di matrice cristiana e di sinistra. A un livello più sofisticato mi sento chiedere anche da autorevoli uomini politici di parlare con Benjamin Netanyahu per fermarne l’azione militare a Gaza. È la deformazione del racconto per cui il rabbino di Roma può dire al governo israeliano di smetterla” spiega Rav Di Segni.
    Del resto, a conferma della tesi del rabbino capo arrivano i dati forniti dal ministro dell’interno Matteo Piantedosi durante il Question Time alla Camera. «La vergognosa ostentazione di gestualità e simboli di totalitarismi che la storia ha condannato, da parte di esponenti del movimento giovanile di FdI così come i ripetuti incendi di bandiere israeliane nel corso di manifestazioni di piazza; gli assalti alle brigate ebraiche del 25 aprile scorso; le circostanze in cui è stato impedito a giornalisti di origine ebraica di prendere la parola in occasione di eventi pubblici, sono solo alcuni degli episodi che denotano un trasversale e inaccettabile rigurgito dell’antisemitismo che va combattuto su ogni fronte. Con specifico riguardo alle condotte connotate da antisemitismo, nel 2023 sono state denunciate 22 persone ed una arrestata, mentre nei primi sei mesi del 2024 le denunce sono state 22. Più in generale, nel corso del 2023, sono state denunciate all’autorità giudiziaria 37 persone ed una è stata arrestata per condotte inerenti alla discriminazione razziale, mentre, nei primi sei dell’anno in corso, le denunce sono state 47 e 3 gli arresti».
    Al centro delle polemiche spiccano i video pubblicati da Fanpage dei militanti di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia con battute e toni antisemiti anche nei confronti della senatrice Ester Mieli. «Gli ebrei sono una casta, campano di rendita in virtù dell’Olocausto – si sente nelle registrazioni – Sono troppi e io li disprezzo come razza. La cosa più bella è stata ieri a prendersi per il c… per le svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa di solidarietà a Ester Mieli». Battute non gradite alla premier Giorgia Meloni che ha annunciato un giro di vite. «Non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ’900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore – ha scritto la Presidente del Consiglio – I partiti di destra, dai quali molti di noi provengono, hanno fatto i conti con il passato e con il Ventennio fascista già diversi decenni fa e a maggior ragione questo vale per un movimento politico giovane come il nostro».
    Sul tema anche le dichiarazioni del presidente della comunità ebraica di Roma Victor Fadlun: «Sarebbe importante se Meloni si definisse antifascista. Fratelli d’Italia isoli i nostalgici, ma l’antisemitismo è ovunque. Mi auguro che siano mele marce, ma vanno condannate immediatamente. Dal 7 ottobre in poi – ha aggiunto Fadlun – non mi stupisco più di nulla. In questi mesi abbiamo visto un ritorno e una recrudescenza dell’antisemitismo in tutte le forme, dagli antichi cliché razzisti alle nuove parole d’ordine. La Comunità ebraica di Roma non è iscritta a nessun partito se non a quello della lotta all’intolleranza e all’antisemitismo, di destra di sinistra o anche di centro».
    L’antisemitismo infatti è anche a sinistra. Non sfuggono le dimissioni di Daniele Nahum, consigliere comunale di Milano, dal partito democratico. «Secondo me abbiamo sottovalutato il tema dell’antisemitismo a sinistra – spiega Nahum – Quello di destra c’è e va combattuto, ma in confronto è quasi folcloristico e numericamente contenuto. L’antisemitismo di sinistra è invece più pervasivo, influente, diffuso. Ha sdoganato il termine “genocidio” riferito alla guerra a Gaza e ha dato nuova forza all’odio contro gli ebrei. La vulgata delle “vittime trasformate in carnefici” nasce nella sinistra, così come la parola “sionismo” usata come un insulto».
    Né sfuggono proclami di odio razziale come quello di una pseudo romanziera pubblicata da Feltrinelli, che proclama piangendo sul web di odiare tutti gli ebrei e gli israeliani, prontamente denunciata dalla comunità ebraica per odio razziale, a conferma che antisemitismo e antisionismo pari sono.

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