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    ROMA EBRAICA

    Termina il festival Ebraica con un talk sulla tecnologia israeliana e con lo spettacolo di Gabriella Greison

    Si è concluso ieri sera Ebraica – Festival Internazionale di Cultura, promosso dalla Comunità Ebraica di Roma e curato da Marco Panella, Ariela Piattelli e Raffaella Spizzichino. A chiudere questa 17a edizione, che ha visto un grande successo di pubblico, due iniziative di grande attualità: il talk “Israele – Inventori di futuro”, di cui sono state protagoniste Costanza Esclapon e Lital Kiperman Vaknin del Peres Center for Peace & Innovation; lo spettacolo “Hedy Lamarr ve la racconto io”, in cui la fisica e scrittrice Gabriella Greison ha raccontato la storia della celebre attrice e inventrice austriaca Hedy Lamarr che, dopo una vita avventurosa divisa tra il cinema e la scienza, durante la Seconda Guerra Mondiale inventò un sistema precursore del wifi.
    Il talk, come ha spiegato Costanza Esclapon a Shalom, “ha affrontato i temi della tecnologia e del ruolo di Israele, diventata la Silicon Valley del Medio Oriente e un punto di riferimento per tutto il mondo”; proprio la tecnologia può diventare uno strumento fondamentale anche per favorire processi di pace.
    “Israele è un paese creato da immigrati. E un immigrato non può non essere innovativo, perché deve reinventarsi”: questo il pensiero di Lital Kiperman Vaknin, del Peres Center for Peace & Innovation, la quale ha spiegato la spinta creativa d’Israele, la radice dell’ecosistema delle alte tecnologie. “Stringere i denti, andare avanti e pensare in modo innovativo, insomma avere chutzpah, questa è la ricetta segreta che Israele ha in tasca” ha aggiunto.
    A chiudere la manifestazione lo spettacolo di Gabriella Greison, che ha voluto raccontare attraverso uno spettacolo teatrale la figura di Hedy Lamarr. “Lamarr per combattere la sua personalissima guerra contro il nazismo di Hitler voleva creare un sistema per intercettare i siluri, che ha brevettato e si chiamava SCS. Quando è scaduto il brevetto sono arrivati quelli della telefonia mobile e hanno utilizzato il sistema per le comunicazioni a distanza” ha spiegato. “Da diva di Hollywood è diventata anche un idolo della scienza, diventando Lady wifi” ha concluso.

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