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    ROMA EBRAICA

    Innovazione e tecnologia al servizio della pace

    L’esperienza di Lital Kiperman Vaknin del Peres Center a Ebraica Festival 2024

    “Se vogliamo parlare della storia dell’alta tecnologia israeliana, dobbiamo prima parlare della storia delle persone che da anni lavorano per il suo sviluppo.”
    Così Lital Kiperman Vaknin illustra l’importanza delle iniziative del Peres Center for Peace & Innovation all’Ebraica Festival 2024.
    “Da quasi 30 anni lavoro nel High Tech industry, occupando diverse posizioni. Prima del mio ruolo attuale, sono stata membro del team di sviluppo aziendale presso Amdocs, una multinazionale israeliana di tecnologia delle comunicazioni. Come parte di quest’ultima, mi occupavo della pianificazione strategica e di attività per la crescita dell’azienda, contribuendo nella stipulazione di una delle più grandi acquisizioni della compagnia”.
    Lital spiega come sia stata parte di Mail.ru Group, un team internazionale russo il cui scopo era quello di espandere le sue innovazioni, connettendole con tecnologie e start-up al di fuori del paese. Mantenendo un focus su Israele, ha dunque contribuito alle strategie di investimento e allo sviluppo delle partnership, tanto in centro Europa quanto nei paesi più ad Est.
    “Ho inoltre lavorato nello sviluppo di ICQ, un programma per computer di messaggistica istantanea, guidando tutte le attività di investimento e interazione europea”.
    Per quanto riguardo il Peres Center for Peace & Innovation, Lital spiega come Shimon Peres, il Nono Presidente dello Stato di Israele, abbia creato una piattaforma di questo tipo, partendo proprio dall’esigenza di promuovere la pace attraverso l’interazione faccia a faccia tra le persone e tramite la loro cooperazione socio-economica. Si tratta di un’organizzazione no-profit e non governativa, focalizzata sullo sviluppo e l’implementazione di programmi unici e all’avanguardia.
    “Il mio percorso qui è iniziato 5 anni fa, con l’apertura dell’Israeli Innovation Center. L’innovazione è sempre stata uno strumento importante per realizzare la visione di Pace di Peres, lavorare insieme nello sviluppo delle nuove tecnologie per far fronte a sfide globali è sinonimo di unità ed eguaglianza”.
    “L’ex presidente israeliano – spiega Lital – ambiva a creare una casa per le innovazioni del paese, un luogo nel quale si potesse rinvenire la posizione privilegiata di Israele come “start-up nation”, fra passato, presente e futuro”.
    “I cittadini israeliani non devono solo essere spettatori, bensì sono chiamati a sentirsi parte integrante di questo progetto, potendo essere sempre aggiornati circa le novità scientifiche e tecnologiche”.
    “Tuttavia, il centro non poteva rimanere solamente un luogo fisico ed è qui che è entrato in gioco il mio lavoro insieme a quello di tanti altri imprenditori e visionari. Il mio compito, infatti, è quello di guidare le relazione del centro con la comunità imprenditoriale internazionale, collegandola con l’ecosistema israeliano”.
    Lital ci illustra i valori fondamentali del Centro, come l’Inclusione, la Diversità e l’Innovazione, oltre che la rappresentazione di Israele come nazione delle start-up.
    “Parliamo di Equità: offriamo programmi formati da donne e uomini, ebrei ed arabi, senza distinzione. Inoltre, abbiamo progetti che includono anche persone senza background precisi di competenze, permettendo loro di sperimentare cosa significhi essere imprenditori ed acquisire le cosiddette “problem-solving skills”. Ed ancora, vi è anche un programma che offre l’opportunità di relazionarsi con le guide più importanti in scala internazionale”.
    Raccontare progetti presenti e futuri sarà il compito di Lital a Ebraica Festival, durante il quale, oltre alle immagini, sarà possibile vedere ologrammi dal vivo. La partecipazione di Lital avverrà nell’evento di mercoledì 26 giugno intitolato “Israele – Inventori di futuro”, in cui dialogherà con la giornalista Costanza Esclapon.
    “Nonostante il forte impatto della guerra iniziata il 7 Ottobre, l’High Technology continua a costituire un ruolo molto importante per l’economia israeliana, cercando di risolvere quanti più problemi possibili. Il Peres Center continua a rimanere ottimista, nella speranza di rendere il mondo più abitabile ed abitato, cambiandolo in meglio” .

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