Cinque paracadutisti dell’IDF sono stati uccisi in un incidente a Gaza. Almeno altri otto sono rimasti feriti, tre dei quali in modo grave.
Secondo le prime ricostruzioni, i cinque soldati sono stati uccisi da fuoco amico. Due carri armati, arrivati poco prima nella zona di Jabaliya, sospettavano che un edificio, preso dal 202° Battaglione della Brigata Paracadutisti, fosse occupato da terroristi e così hanno aperto il fuoco. Uno dei due carri armati avrebbe individuato la canna di un fucile da una finestra del palazzo e ha informato il carro armato accanto ad esso, che ha aperto il fuoco, apparentemente senza sapere che le truppe fossero al suo interno. L’esercito non è ancora sicuro del motivo di questo incidente, però, secondo le prime indagini, i due carri armati ancora non erano stati informati delle forze all’interno dell’edificio.
Il capitano Roy Beit Yaakov, il sergente maggiore Gilad Arye Boim, il sergente Daniel Chemu, il sergente Ilan Cohen e il sergente maggiore Betzlel David Shashuah hanno perso la vita in questo incidente.
Roy Beit Yaakov era il figlio di Hadas e Avidan, il sindaco di Eli. Il sergente maggiore Gilad Arye Boim, di Karnei Shomron, è il nipote del giornalista e conduttore radiofonico Kalman Liebskind, che lo ha ricordato come un ragazzo “pieno di luce e di bontà, un fedele soldato di questo buon paese, è caduto mentre difendeva la sua patria”. Il sergente Ilan Cohen, che viveva a Karmiel, invece era un ‘lone soldier’ proveniente dall’Argentina. I suoi genitori, David e Adriana, sono in viaggio per Israele per partecipare al suo funerale. La famiglia è stata informata dall’ambasciatore israeliano in Argentina Eyal Sela e dal console israeliano Yehuda Golan. “La comunità ebraica di Buenos Aires piange la perdita del sergente Ilan Cohen, il primo lone soldier argentino” ha affermato il rabbino capo dell’Asociación Mutual Israelita Argentina (AMIA).