Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    GANTZ HA RICEVUTO MANDATO DA RIVLIN, ‘VOGLIO GOVERNO DI RICONCILIAZIONE’

    “Prometto di formare un governo liberale di unità in Israeleche promuoverà la riconciliazione”. Lo ha detto il leader del partito Blu e Bianco, Benny Gantz, dopo aver ricevuto ieri sera dal presidente Reuven Rivlin l’incarico di formare il nuovo governo. E’ la prima volta da quasi undici anni che l’incarico di formare l’esecutivo in Israelenon viene affidato al leader del Likud Benyamin Netanyahu. Gantzavrà ora 28 giorni di tempo per trovare un accordo con altri partiti. 

    “Farò quanto in mio potere per formare un governo di riconciliazione nazionale che possa sanare le ferite fra le varie tribù” d’Israele, ha detto ancora Gantz, promettendo di mettere fine all’attuale “caos politico” in modo da avere un paese “calmo, funzionante e sicuro”. Alla cerimonia di conferimento del mandato nella residenza presidenziale, Rivlin ha sottolineato l’urgenza di poter formare un governo “il più presto possibile”. Gantz ha ricevuto il mandato dopo che il primo ministro Netanyahu ha fallito gli ultimi due tentativi di formare un governo di coalizione, sia dopo le elezioni del 9 aprile che quelle successive del 17 settembre. Se anche Gantz dovesse fallire, Israelerischia di dover andare alle urne per la terza volta quest’anno. L’ex capo di Stato maggiore ha ora due possibili opzioni: formare un governo di unità nazionale con il Likud di Netanyahu e altri partiti, oppure un governo di minoranza, che dovrebbe avere il sostegno esterno della lista degli arabo israeliani. Entrambe le opzioni, per le quali potrebbe avere un ruolo da kingmaker l’ex ministro della Difesa Avigdor Lieberman, leader del partito laico della destra nazionalista Israel Beitenu, non sono semplici da realizzare. 

    Ex capo di Stato maggiore, il fisico atletico, la fama di uomo integro e deciso, il 60enne Benny Gantz incarna la quintessenza del soldato israelianoideale. Nato a Kfar Ahim, una cooperativa di agricoltori nel centro del paese, Gantz è figlio di sopravvissuti dell’Olocausto provenienti da Ungheria e Romania. Entrato nell’esercito nel 1977, ha combattuto in tutte le guerre fino ad arrivare ai vertici dell’esercito. 

    Sposato e padre di quattro figli, Gantz è sempre stato in prima linea nell’esercito. Uno dei suoi primi incarichi fu nella sicurezza del presidente egiziano Anwar el Sadat nella sua storica visita a Gerusalemme. Nel 1991 ha guidato l’operazione per il trasferimento in Israele di migliaia di ebreietiopi in sole 36 ore. Nel 2000, come più alto ufficiale israelianonel Libano meridionale occupato, fu l’ultimo militare a varcare il confine al momento del ritiro. Comandante della divisione per la Samaria e la Giudea (i nomi biblici della Cisgiordania) al tempo della seconda Intifada, a capo delle forze di terra durante la guerra del 2006 in Libano, Gantz è stato anche attaché militare a Washington. Fra il 2011 e il 2015 è stato capo di stato maggiore dell’esercito, periodo durante il quale l’esercito israelianoha condotto due importanti operazioni militari a Gaza. 

    Lo scorso dicembre ha scelto di impegnarsi in politica. Il suo partito centrista Blu e Bianco si è presentato per la prima volta alle elezioni del 9 aprile in aperta sfida al primo ministro Benyamin Netanyahu. Nelle due campagne elettorali di quest’anno ha accusato il leader del Likud di essere pericolo per la democrazia, un politico corrotto, autoritario e spregiudicato. La sua alleanza Blu e Bianco, i colori della bandiera israeliana, comprende anche la formazione laica dell’ex ministro delle Finanze Yair Lapid e conta fra le sue file molti ex militari, fra cui due altri ex capi di stato maggiore: Moshe Yaalon e Gabi Ashkenazi. Oggi è il primo partito israelianocon 33 dei 120 seggi della Knesset, il parlamento israeliano, uno più del Likud di Netanyahu. 

    CONDIVIDI SU: