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    ISRAELE

    Inizia la riapertura delle scuole nelle comunità del Sud di Israele

    Riapriranno le scuole in alcuni villaggi nel Sud di Israele. Questo l’annuncio fatto dall’esercito israeliano nelle scorse ore. La decisione è stata presa dopo che l’IDF ha ottenuto il controllo operativo di zone chiave della Striscia di Gaza e una notevole riduzione del lancio di razzi.

    I militari prevedono il ritorno di un gran numero di civili dopo oltre quattro mesi lontani da casa.

    Questa scelta arriva dopo quella ad inizio gennaio di far ritornare a casa i residenti di sei villaggi che si trovano tra i quattro e i sette chilometri dal confine. Le prime comunità ad essere state riaperte si trovano nel corridoio di Ashkelon e nella regione di Shaar Hanegev.

    Contestualmente alla riapertura delle scuole, l’IDF ha abbassato il livello di pericolo dal livello 2 al Livello 3. Ora è consentito a 100 persone di riunirsi al chiuso e fino a 300 all’aperto, mentre prima i limiti erano 50 al chiuso e solo 100 all’aperto, il che rendeva difficile o impossibile la gestione degli istituti scolastici.

    Per quanto riguarda invece il Nord, l’esercito israeliano ha affermato che non è ancora previsto il rimpatrio dei residenti e che le scuole non riapriranno prima della pausa estiva.

    Al confine settentrionale l’IDF non è ancora riuscito a ridurre il lancio di razzi o missili anticarro di Hezbollah. A causa del continuo lancio di razzi più di 500 case hanno subito danni strutturali.

    In un rapporto il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth ha affermato che le tre comunità più colpite sono state: Metulla, con 131 case danneggiate, Shlomi con 130 e Manarah con 121.

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