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    ISRAELE

    L’intricato labirinto dei tunnel di Hamas. Il New York Times spiega la guerra sotterranea di Israele

    Secondo alti funzionari della difesa israeliana, intervistati dal New York Times e rimasti anonimi, la precedente stima fatta sulla rete dei tunnel del terrore di Hamas è sbagliata. Infatti, alla luce delle scoperte fatte durante la campagna di terra dall’esercito israeliano, la “metropolitana” dell’organizzazione terroristica palestinese non è di 400 chilometri, ma bensì compresa tra i 560 e i 700 chilometri. Nella sola zona di Khan Younis, per esempio, secondo l’intelligence, ci sono circa 160 chilometri di tunnel. Inoltre i militari credono che ci siano oltre 5.700 pozzi sparsi nella Striscia di Gaza.
    Queste sono le nuove e preoccupanti stime rese pubbliche da un’inchiesta del quotidiano americano, che ha fatto luce su uno dei principali obiettivi strategici dell’IDF, insieme alla ricerca dei leader di Hamas: la distruzione dei tunnel. Infatti, come spiegato da Daphné Richemond-Barak, esperto della Reichman University in Israele, “se vuoi distruggere la leadership e l’arsenale di Hamas, devi distruggere i tunnel”. Uno dei funzionari intervistati ha spiegato che potrebbero volerci anni per neutralizzare l’immensa rete di tunnel sotto Gaza.
    L’esercito israeliano ha affermato di aver trovato due tipi di tunnel finora: quelli utilizzati dai comandanti e gli altri utilizzati da chi combatte. I primi sono più profondi e progettati per consentire ai leader di Hamas di rimanere al loro interno per lunghi periodi di tempo e sono più confortevoli. Gli altri invece sono più spartani e spesso meno profondi.
    Prima della guerra l’IDF impiegava circa un anno per localizzare un tunnel, ma da quando è iniziata l’operazione di terra, i soldati hanno scoperto moltissime informazioni sulla rete sotterranea di Gaza, in particolare dai computer utilizzati dai terroristi di Hamas incaricati della costruzione del tunnel. Alcuni di questi documenti si sono rivelati fondamentali, come nel caso degli elenchi delle famiglie che “ospitavano” gli ingressi per i tunnel nelle loro case, oppure la mappa scoperta a Beit Hanoun, una città nel nord di Gaza, che è stata usata per trovare e distruggere i tunnel. Un soldato, che ha chiesto di rimanere anonimo per ragioni di sicurezza, ha detto di aver supervisionato la distruzione di almeno 50 tunnel in quella zona. “Erano tutti dotati di trappole esplosive”, ha detto. Il soldato, un ufficiale del genio militare, ha affermato inoltre che la sua unità ha trovato bombe nascoste nei muri e un enorme ordigno esplosivo cablato per essere attivato a distanza. Se fosse esploso, avrebbe ucciso chiunque si trovasse nel tunnel e direttamente all’esterno, ha aggiunto.
    Hamas ha migliorato la sua capacità di nascondere i tunnel, secondo uno degli alti funzionari israeliano, ma l’IDF ha ormai scoperto il modus operandi dei terroristi. Ogni qualvolta che l’esercito bonifica una scuola, un ospedale o una moschea, i soldati sanno già che sotto di loro può esserci sistema di tunnel sotterranei. Una volta scoperto però, distruggere i tunnel non è affatto semplice, perché è necessario prima mapparli, successivamente controllare se ci siano ostaggi all’interno e infine far sì che vengano resi inutilizzabili una volta per tutte.

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