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    Gaza, nelle case dei civili trovate dall’IDF foto di bambini con armi in pugno

    Proseguono gli scontri nella striscia di Gaza.
    L’esercito israeliano, ormai impegnato da tempo nell’offensiva di terra,
    continua a trovare attrezzature militari nelle case dei civili palestinesi. Ma
    non solo, a colpire sono foto che ritraggono bambini intenti ad imbracciare
    fucili e altre armi da fuoco.

    Negli ultimi giorni i soldati del battaglione Tzabar
    della Brigata Givati hanno combattuto nel quartiere Daraj Tuffah di Gaza, un
    luogo che si affaccia su quello che rimane del 
    Kibbutz Kfar Aza. In quei luoghi, il battaglione si è scontrato con
    molti dei terroristi di Hamas.

    I soldati hanno eliminato diversi miliziani sia
    attraverso scontri diretti che tramite attacchi aerei mirati. In un frutteto
    all’interno del quartiere, i soldati hanno localizzato e distrutto 10 tunnel
    sotterranei. Nelle ricerche della zona, sono state inoltre ritrovate cariche
    esplosive, una scatola di granate a mano, uniformi della forza Nukhba di Hamas
    e foto di una famiglia di Gaza. Le foto ritraevano bambini piccoli ma anche una
    donna anziana con in mano fucili e pistole.

    Il comandante del battaglione Tzabar, il tenente Il
    colonnello Aviran, ha rilasciato  una
    dichiarazione, tramite il portavoce dell’IDF, dicendo: “Il 7 ottobre, io e
    i miei soldati abbiamo combattuto a Kfar Aza contro deplorevoli assassini che
    sono partiti da qui, il luogo in cui siamo ora. Negli ultimi due mesi, abbiamo
    combattuto nella Striscia di Gaza nei luoghi più critici, ma oggi ci ritroviamo
    qui, in un luogo simbolico. Da dove sono ora, guardando indietro, possiamo
    vedere di nuovo Kfar Aza, solo che questa volta siamo in una posizione
    diversa”, ha aggiunto Aviram, osservando: “Questa volta siamo
    all’interno delle case del nemico, difendendo lo Stato d’Israele. Noi, il
    Battaglione Tzabar, promettiamo che continueremo a combattere fino a quando
    tutti gli israeliani potranno tornare a casa in sicurezza. Combatteremo finché
    la vittoria non sarà nostra” termina la dichiarazione diffusa dall’IDF.


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