Dopo il rilascio di alcuni ostaggi catturati durante
l’attacco terroristico del 7 ottobre, sono emerse alcune informazioni sulle
loro condizioni durante la prigionia.
Tra i rapiti portati a Gaza contro la loro volontà,
figura la famiglia delle due gemelline di 3 anni, Emma e Yuli Cunio,
sequestrate insieme alla madre Sharon, al padre David, alla zia Daniel e alla
cuginetta Emilia. Durante i giorni di tregua, le gemelline sono state liberate
il 27 novembre pochi giorni dopo Daniel ed Emilia.
Daniel era andata a trovare la sorella Sharon
insieme alla figlia Emilia nel kibbutz di Nir Oz dove la famiglia è stata
rapita. Sharon era riuscita a mandare alcuni messaggi al resto della famiglia
che non si trovava nel kibbutz per spiegare che si erano nascosti nella stanza
rifugio, che sentivano i terroristi nella casa dei vicini e poi che i
terroristi erano entrati anche nella loro casa e l’avevano incendiata. Non
sapeva se sarebbero sopravvissuti. Poche ore dopo sono comparsi in un video su
tiktok pubblicato da Hamas che mostrava la famiglia che veniva rapita e portata
a Gaza dai terroristi.
Il nonno materno ha riferito alla stampa israeliana
che due giorni dopo il loro rapimento, le due gemelline sono state separate.
Emma è rimasta insieme alla madre Sharon e al resto della famiglia, mentre Yuli
è stata trasferita in un altro nascondiglio.
Successivamente, anche Emma e la madre sono state
spostate e separate dal padre e marito David. Nel nuovo luogo di detenzione,
Sharon ha riconosciuto il pianto della figlia Yuli. È così che le due gemelline
si sono ritrovate.
Il nonno ha aggiunto che mentre erano prigioniere,
potevano solo sussurrare, stare in piedi o sedersi. Sharon, 34 anni, svolge l’incarico di consigliera personale
del capo del consiglio regionale di Ashkelon. David, padre delle due gemelline
e marito di Sharon, è ancora ostaggio di Hamas.