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    80 ANNI FA LA SECONDA GUERRA MONDIALE. I GAS FURONO USATI SOLO PER STERMINARE GLI EBREI

    Nel corso degli anni trenta del secolo passato l’eventualità di una seconda guerra europea, che sarebbe subito diventata mondiale, si affacciò gradualmente nei dibattiti di parlamenti, governi, cancellerie, nuovi mezzi di comunicazione di massa e fu infine ritenuta incombente e ineluttabile anche dalle opinioni pubbliche. Il generale Ferdinand Foch aveva guidato le armate francesi nell’ultima fase della Grande Guerra durante il 1918. Dopo l’armistizio di novembre i soldati tedeschi si erano ritirati in perfetto ordine sulle posizioni di partenza del 1914. Un anno più tardi Foch così commentò i trattati di Versailles: “Non è la pace, è una tregua di vent’anni”. Fu profetico. Tuttavia il nuovo conflitto mise l’umanità per la prima volta di fronte alla scelta definitiva tra il bene e il male. L’avvento del caporale Adolf Hitler, dei suoi metodi, e del suo progetto per sottomettere il mondo al dominio degli ariani trasformò le regole e gli obiettivi della guerra. L’eliminazione del popolo ebraico fu considerata premessa necessaria e indispensabile per la vittoria della Germania nazionalsocialista. Ma la Seconda guerra mondiale aveva avuto inizio, di fatto, il 7 luglio 1937 in estremo oriente. Tuttavia, poiché nell’era della globalizzazione planetaria siamo tuttora felicemente eurocentrici, l’aggressione giapponese contro la Cina viene menzionata negli anniversari soltanto dai diretti interessati. Benito Mussolini avviò con l’invasione dell’Etiopia nell’ottobre del 1935 la serie nefasta di eventi che avrebbero persuaso Hitler. Si potevano aggredire i deboli senza pagare alcun prezzo. L’esercito italiano fece largo uso di gas tossici. Poi fu il turno della Spagna. Dal 1936 al 1939: le vittime toccarono il numero di due milioni. I gas restarono nei depositi. Però a partire dal luglio 1939 l’esercito imperiale nipponico cominciò a farne largo uso nelle proprie operazioni militari in Cina. L’Europa si convinse rapidamente che la guerra imminente sarebbe stata la guerra dei gas. Ancora oggi gli storici si pongono delle domande sulla questione. Nelle scuole vennero distribuiti manuali per l’emergenza, le maschere antigas comparvero in molte abitazioni private. Politici e militari compresero immediatamente che si trattava di un’arma totale. Tutte le potenze europee disponevano di scorte praticamente inesauribili. Un solo bombardiere che avesse superato la difesa antiaerea avrebbe potuto eliminare la popolazione di un’intera città: Parigi, Berlino, Londra, Roma, Mosca. Le moderne armi atomiche richiedono tecnologie complesse. Il gas era alla portata di tutti. Ed è per questo che non furono mai usati dalle potenze che si confrontarono in Europa e nel Pacifico. Con l’eccezione dei fronti in Cina, in quanto i cinesi non avevano la capacità tecnica per restituire i colpi, come si vide. Nel settembre del 1940, quando gli inglesi aspettavano Seelowe Nord/Leone Marino, l’invasione che non ci fu, Winston Churchill aveva impartito l’ordine di colpire con i gas le spiagge di sbarco della Wehrmacht. Non fu necessario. Nessuno può immaginare cosa sarebbe accaduto in seguito. Però tutto il mondo sapeva, compresi i tre grandi dell’alleanza antinazista, che esisteva nell’Europa occupata una situazione particolare. Si chiamava Soluzione finale della questione ebraica. Era infatti in corso la più massiccia operazione di sterminio condotta con il gas Zyklon B contro una popolazione civile inerme, indifesa, spesso ignara fino all’ultimo istante di vita. La guerra del gas, spietata e scientificamente organizzata, fu lo strumento definitivo utilizzato per ottenere una Europa judenreincioè priva di ebrei. Poi anche senza i rom. Shoah e Porrajmos. La generazione di tedeschi che ancora dicevano, mezzo secolo fa, “noi abbiamo soltanto una colpa, abbiamo perduto la guerra” fu ricompensata con il Piano Marshall e il miracolo economico. Nessuno ha dimenticato le eccezioni. In Germania i giusti furono sicuramente più numerosi di quelli richiesti per la salvezza di Sodoma e Gomorra, 5.000 anni prima del processo di Norimberga.

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