I soldati del 603° battaglione della 7ma brigata
corrazzata hanno trovato il corpo di un ostaggio, Yehudit Weiss, in una
struttura vicina all’ospedale Shifa di Gaza. La struttura in cui l’esercito ha
rinvenuto il corpo ospitava anche armi ed equipaggiamento militare di Hamas. La
salma è stata trasferita in Israele per l’identificazione.
Yehudit, 65 anni, era una delle 240 persone rapite
da Hamas e portate nella Striscia di Gaza. Madre di 5 figli, è stata rapita dal
Kibbutz Be’eri. Suo marito, Shmulik Weiss, è stato assassinato nel rifugio
della loro casa. Era malata di cancro al seno. Yehudit amava viaggiare,
cucinare e giocare con i nipoti.
Dopo aver appreso la triste notizia, la famiglia di
Yehudit ha chiesto al governo israeliano di riportare a casa gli ostaggi ancora
vivi. La figlia, intervistata da Kan News, ha dichiarato: «È importante per noi
dire che abbiamo combattuto, abbiamo lottato come potevamo per riportare a casa
mamma e nonna Yehudit. Per noi è troppo tardi, ma chiediamo a Israele di
riportare a casa tutti gli ostaggi. Non è troppo tardi per loro». La famiglia
aveva appena concluso i 30 giorni di lutto per il nonno assassinato il 7
ottobre.
«L’IDF invia le sue più sentite condoglianze alla
famiglia», ha dichiarato l’esercito in un comunicato, spiegando che l’obiettivo
dell’IDF è di localizzare i dispersi e di riportare a casa le persone rapite:
«Non interromperemo la missione fino a quando non sarà completata».