Il Ministro Binyamin Gantz ha rilasciato una
dichiarazione in risposta ad un rapporto pubblicato da HonestReporting,
organizzazione che monitora i media per denunciare pregiudizi contro Israele e
che ha pubblicato un rapporto che dimostra che giornalisti che collaborano con
importanti organi di stampa internazionali, come Reuters, New York Times,
Associated Press e CNN fossero presenti il 7 ottobre ed abbiano documentato le
atrocità commesse durante l’attacco di Hamas.
Secondo il Ministro Gantz «I giornalisti che
sapevano del massacro e che hanno comunque scelto di restare come spettatori
mentre i bambini venivano massacrati, non sono diversi dai terroristi e
dovrebbero essere trattati come tali».
HonestReporting ha sollevato domande etiche sulla
presenza dei fotoreporter stranieri, domandandosi anche se questi fossero già a
conoscenza del brutale piano di Hamas e se sia giusto che i media abbiano
pagato quelle immagini.
«I terroristi di Hamas non sono stati gli unici a documentare
i crimini di guerra commessi durante la furia brutale nel sud di Israele.
Alcuni dei loro orrori sono stati documentati da fotoreporter basati a Gaza» ha
spiegato l’organizzazione.
La portavoce di AP, Nicole Meyer, ha risposto al
Jerusalem Post che «AP non era a conoscenza in anticipo dell’attentato del 7
ottobre. Il ruolo di AP è quello di catturare notizie e immagini di eventi che
accadono in tutto il mondo, in qualsiasi momento, anche se sono terribili e
coinvolgono le vittime».
«Cosa facevano lì, così presto, in quello che doveva
essere un normale e tranquillo sabato mattina? Era tutto coordinato con Hamas?
Le rispettabili agenzie di stampa che hanno pubblicato le loro foto, approvano
la loro presenza in territorio nemico, insieme agli infiltrati
terroristi?» domanda HonestReporting nel
rapporto.
Il dibattito resta aperto con tutte le varie
implicazioni.