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    Passaporti europei agli ostaggi: la proposta di alcune ONG

    Alcune organizzazioni non governative statunitensi hanno formulato una proposta ai governi di Austria e Germania, suggerendo l’emissione di passaporti europei agli ostaggi israeliani ancora prigionieri dei terroristi di Hamas, con la speranza che questa mossa possa aiutarli a salvarsi. L’IDF (Forze di Difesa Israeliane) ha reso noto che gli ostaggi presi da Hamas il 7 ottobre sarebbero almeno 242.

     

    L’assegnazione di cittadinanza europea sarebbe di aiuto per gli ostaggi ebrei privi di una doppia cittadinanza. Il 31 ottobre, Hamas aveva comunicato ai mediatori l’intenzione di rilasciare alcuni ostaggi stranieri nei prossimi giorni. La possibilità per gli ostaggi israeliani di ottenere una seconda cittadinanza europea rappresenterebbe idealmente una protezione in più, considerando la loro vulnerabilità alle esecuzioni di Hamas, secondo quanto evidenziato dai proponenti. 

     

    Il decano associato e direttore del Global Social Action Agenda per il Centro Simon Weiesenthal di Los Angeles ha sottolineato che «Occorre fare ogni sforzo per liberare gli israeliani innocenti fatti prigionieri da Hamas. Mentre l’Unione Europea si incontra per discutere la cosiddetta pausa umanitaria, la Germania e l’Austria dovrebbero lavorare per rafforzare il loro sostegno ad Israele e concedere la doppia cittadinanza il prima possibile».

     

    L’ispirazione di questa iniziativa affonda le proprie radici nel piano ideato durante la Seconda Guerra Mondiale da Raoul Wallenberg, un diplomatico svedese che ha salvato circa 20.000 ebrei ungheresi concedendo passaporti che consentirono agli ebrei ungheresi di essere “rimpatriati” in Svezia, salvandosi così dalla deportazione. 

     

    L’ideatore di questo nuovo piano, Yigal Carmon, presidente e fondatore della Middle East Media Research Institute, ha dichiarato a I24News che «Ora è il tempo in cui i governi dovrebbero essere Wallenberg e salvare gli ebrei, perché Hamas ha detto che libererà solo gli ostaggi con doppia cittadinanza». 

     

    Il Ministero degli Affari Esteri austriaco ha risposto via email a I24News,  spiegando che «pur comprendendo il desiderio di aiutare gli ostaggi tenuti a Gaza, la legge austriaca non consente l’assegnazione della cittadinanza a stranieri che non abbiano legami con l’Austria» e che «L’Austria è pienamente solidale con Israele nella sua lotta contro l’organizzazione terroristica Hamas, che ha attaccato Israele con una brutalità senza precedenti e che utilizza come scudi umani gli ostaggi, tra cui anche un cittadino con doppia cittadinanza austriaco-israeliana, e la popolazione palestinese».

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