Migliaia di persone,
ieri, hanno partecipato al funerale della famiglia Kutz, interamente sterminata
dai terroristi di Hamas nella loro casa a Kfar Aza il 7 ottobre. Livnat (49 anni), Aviv (54 anni), Yonathan
(17 anni) e Yiftach (15 anni) Kutz sono stati tutti assassinati.
Inizialmente si
riteneva che fossero dispersi, ma sono poi stati tragicamente trovati tutti
morti su un letto con il padre che li abbracciava, cercando di proteggerli un’ultima
volta.
Livnat era una
grafica, promotrice di una iniziativa educativa finalizzata all’integrazione di
antichi mestieri artigianali nei programmi delle scuole del sud di Israele. Al
funerale, la sorella di Livnat, Adi, ha ricordato: « Livnat e Aviv, avete
cresciuto figli che pensavano diversamente dagli altri, pieni di amore. Avevano
dei genitori forti e amati che avrebbero fatto tutto per loro».
Aviv era
vicedirettore di una società di consulenza, impegnato anche in lavori collegati
all’agricoltura. Sharon, la sorella di Aviv, ha ricordato: «Avevo il miglior
fratello. Mi hai insegnato i segreti della fotografia. Eri amato da tutti.
Sapevo che avrei sempre potuto contare sempre su di te per tutto e che ti
saresti sempre preso cura di me».
La figlia Rotem era
una soldatessa, mentre i figli, Yonathan e Yiftach, erano ancora studenti. Il
nonno, Yehuda Levi, il padre di Livant, ha parlato di tutti i nipoti durante il
funerale: «Rotem, eri bella e talentuosa, portavi sempre luce e risate nella
stanza. Siamo così fieri che hai completato l’addestramento nelle forze di
intelligence» e parlando dei nipotini ha aggiunto « Yiftach, che ragazzo forte che eri, con
un’anima così gentile e bella. Yonathan, ti ho sempre detto che non è mai troppo
tardi per cambiare squadra; ora purtroppo è veramente troppo tardi.»
L’intera famiglia
uccisa, deposta in bare coperte da bandiere di Israele, è stata salutata da
migliaia di israeliani, amici, parenti e tanti cittadini che hanno voluto
mostrare la propria vicinanza alle vittime del brutale attentato terroristico
di sabato scorso.