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    Il Codex Sassoon è tornato in Eretz Israel a poche ore dagli infami attacchi di Hamas

    Il Codex Sassoon, la più antica copia completa della Torah oggi esistente, è tornato in Erez Israel poche ore prima dai terribili attacchi di Hamas, dei disumani massacri, dei rapimenti, delle uccisioni civili inermi di ogni età, del dolore di un intero popolo per la morte e il ferimento di tanti, troppi uomini, donne e bambini.

    La scorsa settimana avrebbero dovuto tenersi gli eventi ufficiali di consegna del Codex con la partecipazione del Presidente dello Stato d’Israele Herzog, ovviamente cancellati. L’ambasciatore Alfred H.Moses ha suggellato così la donazione che era stata annunciata la sera del 17 maggio a New York al termine dell’asta di Sotheby’s in cui si era aggiudicato il Codex per la cifra record di 38,1 milioni di dollari. Moses ha voluto sintetizzare il suo pensiero in una unica frase: “dopo 1.100 anni, il Codex è ritornato a casa, nella sua terra, la terra d’Israele e del popolo ebraico, a disposizione di chiunque lo vorrà visionare o studiare”. Moses aveva visionato il Codex la scorsa primavera in cui era stato esposto al Museo ANU, in quattro minuti aveva poi vinto la sfida al rialzo contro un altro agguerrito offerente. 

    L’ultima esposizione del Codex Sassoon, che prende il nome dal collezionista, filantropo e uomo d’affari che lo acquistò nel 1929 per 350 sterline inglesi, l’equivalente oggi di circa $ 28.000, era avvenuta al British Museum di Londra nel 1982, l’ultimo proprietario è stato Jacob (Jacqui) Safra.

    La datazione del Codex precede di quasi un secolo il Codice di Leningrado, la prima Torah completa. Il Codice di Aleppo, conservato all’Israel Museum di Gerusalemme, è più antico del Codex Sassoon, ma quasi due quinti delle sue pagine sono mancanti. In passato ci sono state altre aste record di documenti eccezionali: il Codice Leicester, un manoscritto di Leonardo da Vinci, era stato acquistato da Bill Gates nel 1994 per 30,8 milioni di dollari e la prima stampa della Costituzione degli Stati Uniti nel novembre 2021 per 43,2 milioni di dollari.

    Poco prima che il Codex partisse da New York, Irina Nevzlin Presidente di ANU ha detto: “Sono cresciuta in una casa in cui non mi era permesso sapere di essere ebrea. Non ho mai visto la Torah o nessuno dei libri della Bibbia nella mia vita fino all’età di 13 anni. Ora, sono qui, di fronte al Codex Sassoon e leggo: “Shema Israel”. Per me questo è un viaggio molto personale. Questo libro dimostra che la nostra non è solo sopravvivenza. Non potremmo essere più orgogliosi di avere un’opportunità unica di far parte della storia per portarlo a casa.

    “La Bibbia, con i suoi comandamenti e le sue tradizioni, ha preservato l’esistenza del popolo ebraico per migliaia di anni, mentre molti grandi imperi crollavano – ha sottolineato l’ambasciatore d’Israele alle Nazioni Unite Gilad Erdan – Oggi, portare questa antica Bibbia in Israele ha una speciale importanza internazionale. I nostri nemici tentano di usare le Nazioni Unite per cancellare e distorcere la storia e la verità, per affermare che il popolo ebraico non ha alcun legame con la Terra di Israele o con Gerusalemme. Questa antica Bibbia è la migliore prova contro le loro menzogne. Tutta la verità sulla nostra storia e il nostro legame con Israele e Gerusalemme è contenuta in essa e non c’è niente di più importante che portarla in Israele. Il popolo ebraico è tornato in patria e ora questo libro della verità sta tornando nel suo Paese” ha concluso Erdan.

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