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    La storia di Elinor e Uri e del loro matrimonio improvvisato prima di andare in guerra

    Resistere, resistere nonostante la morte e la distruzione intorno.
    Resistere celebrando uno dei momenti più spiritualmente alti dell’ebraismo: è
    la storia di questi due ragazzi che hanno deciso di rendere onore al loro amore
    nonostante la guerra. Tra i 300 mila israeliani richiamati come riservisti, in
    seguito al feroce attacco di Hamas all’alba dello Shabbat di Simchat Torah,
    c’erano anche Elinor Yosefin e Uri Mintzer, una giovane coppia che rientrava da
    un viaggio in Thailandia. I due stavano per tornare a casa in Israele domenica
    sera. Ad attenderli però un triste epilogo: prendere le armi e tornare a
    combattere contro i terroristi di Hamas. Ma poco prima di unirsi alle
    rispettive unità militari, prima di imbarcarsi nuovamente in un futuro pieno di
    incertezze, i due hanno deciso di compiere un grande passo: quello di sposarsi.

    Il rabbino David Stav di Tzohar ha officiato la cerimonia improvvisata a
    cui hanno partecipato i genitori della coppia e un piccolo gruppo a cui è stato
    chiesto di aiutare a fare il minyan (quorum). 
    Lo sposo, Uri, ha spiegato: “Ho pensato a questo momento migliaia di
    volte, ma non l’ho mai immaginato così. Spero vivamente che saremo in grado di
    avere presto un matrimonio normale, come abbiamo sempre sognato. Sono stato
    fortunato ad essere innamorato della mia migliore amica e lei è il mio passato,
    il mio presente e il mio futuro.”

    “Non capita tutti i giorni che una coppia si sposi il giorno prima di
    andare a combattere in una guerra, e questo matrimonio è la prova della forza
    della loro relazione. Ma soprattutto è una dimostrazione del loro amore l’uno
    per l’altro e dell’amore per il loro Paese” ha aggiunto Il rabbino Stav.
    “La nostra preghiera più sincera è che la casa che costruiranno li
    ospiterà per molti anni a venire. – ha concluso – Anche se questo è stato un
    matrimonio molto ristretto e improvvisato, speriamo e preghiamo con l’aiuto di
    D. che quando entrambi torneranno sani e salvi, ci rallegreremo di nuovo con
    una grande festa insieme alla famiglia e agli amici”.

     

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