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    Assistenza sanitaria nelle sinagoghe durante le festività: il ruolo dell’Associazione Medica Ebraica

    Da diversi
    anni la sezione romana dell’Associazione Medica Ebraica – AME, attraverso i
    suoi soci, garantisce assistenza sanitaria e primo soccorso nelle sinagoghe
    romane durante i Moadim. Un servizio che, di concerto con gli organi della
    Comunità Ebraica di Roma preposti alla sicurezza, ha permesso di svolgere le
    lunghe funzioni che caratterizzano festività come Rosh HaShanà e Yom Kippur in
    tranquillità.

    Per
    conoscere meglio di cosa si occupi l’AME e quale sia il ruolo dei suoi
    associati durante le festività, Shalom ha intervistato il suo presidente, il
    Dott. Jacopo Castelnuovo, e il vicepresidente, il Dott. David Luzon.

    “L’AME
    svolge diverse attività – spiega il presidente Castelnuovo – Promuove incontri
    culturali e scientifici tra i membri e tra coloro che sono interessati
    all’approfondimento della tradizione, della cultura e dell’etica ebraica nel
    campo sanitario; organizza attività di divulgazione, come nel caso degli
    incontri con le scuole; si impegna nel volontariato, come nel caso
    dell’assistenza sanitaria all’interno delle sinagoghe”.

    Quest’anno
    diciotto membri dell’Associazione Medica Ebraica erano presenti come volontari
    reperibili nelle diverse sinagoghe della Capitale. Un’organizzazione capillare
    realizzata in collaborazione con gli Amici del Maghen David Adom, grazie alla
    quale è stato possibile fornire interventi precisi, organizzati e, soprattutto,
    immediati. “Gli interventi di soccorso registrati sono stati sei, tutti di
    lieve entità. Fortunatamente non ci sono stati eventi di natura
    cardiocircolatoria” ha dichiarato Castelnuovo.

    “I nostri
    soci per consuetudine hanno sempre dato la loro disponibilità in modo più o
    meno strutturale e istituzionale – ha sottolineato Castelnuovo –  Negli ultimi anni abbiamo cercato di rendere
    questa cosa più organica e soprattutto più organizzata. Quest’anno ci siamo
    coordinati con la sicurezza e la Comunità fornendo una lista precisa dei
    sanitari presenti in ogni singolo Tempio” ha aggiunto.

    “La nostra
    presenza è fondamentale, oltre che per il paziente, anche per dare la sicurezza
    all’ambiente, che spesso viene colto dal panico al primo episodio di svenimento
    o di malessere” ha affermato il Dott. David Luzon. “Un’altra cosa secondo me
    molto importante è dare supporto nella fase di gestione dell’evento, infatti
    nel momento in cui avviene un episodio di emergenza medica è importante che più
    persone possibile siano coscienti di quello che possono fare nel dare il primo
    soccorso e fare in modo che il servizio sia più rapido possibile” ha
    sottolineato il vice presidente dell’AME, che ha ricordato come ogni luogo di
    culto sia dotato di defibrillatori automatici e di borse di primo soccorso.

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