Produrre un Talled è un’operazione complessa che richiede studio e attenzione. È precetto produrlo, ma soprattutto indossarlo. Perciò, per gli studenti della scuola media Angelo Sacerdoti è stato organizzato un incontro del tutto speciale, dedicato alla scoperta di questi manti dalla forma rettangolare che vengono utilizzati durante le funzioni ebraiche. Un viaggio nella loro produzione, secondo l’usanza prettamente romana.
“Abbiamo proposto il progetto a Rav Roberto Colombo, che ne è rimasto entusiasta. Mostriamo come adempiere alla precetto praticamente – racconta a Shalom Dora Piperno, che produce Talled – Speriamo possa essere l’inizio per loro, che sono in età da Bar-Mitzvah”.
Indossare questi manti significa riconciliarsi con millenni di storia ebraica, che di questo tessuto ne ha reso un elemento distintivo della religione. Ma, in questo caso, vuoldire anche tramandare una tradizione giudaico-romanesca.
“I Talled che produciamo sono fatti in Seta secondo l’uso romano, italiano e mediterraneo, che prevede anche una determinata rilegatura delle frange, gli tzitziot. Ci fa piacere andare a scuole e insegnare ai ragazzi quale sia il processo realizzativo, ma anche come si annodino le frange secondo la nostra tradizione”.
Produrre un Talled è opera complessa. Il processo incomincia dalla tessitura della stoffa – in questo caso di Seta – poi si passa alla cucitura ed infine al nodo dei tzitziot, che viene fatto a mano. Un lavoro lungo che tiene conto di numerose regole.
“La Torah spiega che è un obbligo per ogni padre e insegnante tramandare le Mitzvot, i precetti, ai propri figli. Tanto più se è una Mitzvà speciale come quella degli Tzitzit, che racchiude in essa tutti gli altri 613 precetti – spiega Morè David Limentani, professore di Ebraismo – Siamo stati lieti di accogliere Dora e Shaly, che ci hanno fatto scoprire un rito italiano così bello e importante.”.
Sebbene la Miztvà di indossare il Talled riguardi prettamente gli uomini, alla lezione hanno partecipato sia ragazzi che ragazze per scoprire un’antica tradizione che accomuna tutti. Tra l’altro, anche le donne hanno un forte legame coi Talled “infatti – aggiunge Morè David – è usanza consolidata che sia la moglie a regalarlo al marito prima del matrimonio, e lo stesso Talled simboleggia il baldacchino nuziale il giorno delle nozze”.
Un manto, dunque, che unisce da sempre intere generazioni d’Israele. Conoscerlo sotto un punto di vista nuovo ed alternativo arricchisce il continuo del retaggio millenario della cultura ebraica italiana.