Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Usa: Trump attacca deputata Tlaib, "non credo alle sue lacrime"

    Il presidente americano, Donald Trump, e’ tornato ad attaccare la deputata democratica di origini palestinesi Rashida Tlaib, che in una conferenza stampa ha parlato con le lacrime agli occhi della nonna che avrebbe dovuto visitare nel viaggio annullato in Cisgiordania. “Mi dispiace ma non credo alle lacrime della deputata Tlaib. Ho vista la sua violenza, la sua pazzia, e piu’ importante, le sue parole per troppo tempo”, ha scritto su Twitter Trump. Per il presidente americano, la deputata nata in Michigan da una famiglia palestinese “odia Israelee tutto il popolo ebraico, e’ antisemita”. “Lei e le sue tre amiche sono la nuova faccia del Partito democratico, accettatelo!”, ha concluso. Tlaib, insieme alla collega dem di origini somale Ilhan Omar, ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha accusato Trump e il premier israelianoBenjamin Netanyahu, di aver impedito ai deputati di fare il loro lavoro, con l’intenzione di nascondere la verita’ sulla condizione dei palestinesi. La settimana scorsa, il governo israelianoha negato il visto alle due deputate americane, le prime rappresentanti musulmane elette al Congresso, che dovevano recarsi in visita a Gerusalemme e in Cisgiordania in un tour promosso da un gruppo palestinese che sostiene il movimento di Bds, di boicottaggio di Israele. Per Tlaib sarebbe anche stata l’occasione per incontrare la nonna, Muftia Tlaib del villaggio di Beit Ur Al-Fauqa. Proprio per questa circostanza, in un secondo momento le autorita’ israeliane le avevano fatto sapere che le sarebbe stato dato il visto per ragioni umanitarie e quindi non avrebbe potuto fare dichiarazioni pubbliche. Una condizione ritenuta inaccettabile dalla deputata, che ha rifiutato. Parlando della mancata visita alla nonna in conferenza stampa, Tlaib si e’ commossa in lacrime.

    Ironico era stato il commento del ministro israeliano dell’interno Ariyeh Deri che commentando il rifiuto della Tlaib a trovare la nonna così aveva dichiarato: “apparentemente era una provocazione per mettere Israele in cattiva luce. Il suo odio per Israele è maggiore del suo amore per la nonna”.

    CONDIVIDI SU: