Il Museo Ebraico di Roma ieri ha
ospitato la presentazione del catalogo della mostra “Case di vita. Sinagoghe e
cimiteri in Italia”, allestita dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano
e della Shoah-MEIS di Ferrara.
L’esposizione a cura di Andrea Morpurgo e Amedeo Spagnoletto, è un
approfondimento originale che porta alla riflessione sull’aspetto
architettonico, ma anche sociale delle sinagoghe e dei cimiteri ebraici.
Un viaggio lungo duemila anni
riconduce, passo dopo passo, verso la storia delle sinagoghe e dei cimiteri
ebraici italiani. Partendo dalle prime tracce archeologiche, l’esposizione si
sposta restituendo ai visitatori i grandi progetti architettonici di oggi. Al
centro del percorso espositivo, con un ruolo centrale, tutte le vicende
dell’ebraismo italiano vissute attraverso i luoghi simbolo dell’ebraismo
italiano: sinagoghe e cimiteri. Luoghi densi di storia e impregnati di cultura,
in cui si intrecciano le storie e gli usi e costumi degli ebrei italiani. La
mostra porta alla luce documenti provenienti dagli archivi statali e dalle
comunità ebraiche, oggetti che si tramandano di famiglia in famiglia e
importanti prestiti.
Un ruolo speciale è dedicato al
patrimonio ereditario della Comunità Ebraica di Roma e la sua storia
bimillenaria. La sinagoga di Ostia antica, le catacombe un vero unicum nel
patrimonio archeologico ebraico-italiano, tenendo però anche in considerazione
le opere artistiche più moderne.
La conversazione è stata
introdotta dal Direttore del Museo Ebraico di Roma Olga Melasecchi e da Davide
Spagnoletto, Architetto e storico dell’arte. Sono intervenuti durante il talk i
curatori della mostra Andrea Morpurgo, Architetto, Amedeo Spagnoletto,
Direttore del MEIS, e il pubblico presente in sala.
Durante l’evento sono stati
raccontati gli oggetti esposti all’interno della mostra, i temi e gli
interessanti contribuiti dei curatori e da numerosi storici dell’architettura e
dell’architettura ebraica.