Il cuore di Lea Lucy Dee batterà
nel petto di una donna di 51 anni. I reni miglioreranno la vita di due pazienti
di 58 e 39 anni. I polmoni hanno salvato un uomo di 58 anni e il fegato, un
paziente di 25 anni. Il Centro nazionale israeliano per i trapianti ha
comunicato che i cinque israeliani hanno già ricevuto gli organi donati dalla
donna uccisa in un attentato, venerdì mattina a Hamra. Le forze di sicurezza
israeliane stanno ancora cercando il responsabile che ha agito e ucciso.
La 48enne cittadina
britannico-israeliana è stata la terza vittima della sparatoria di matrice
terroristica nella Valle del Giordano in Cisgiordania. Le sue due figlie, Maya
e Rina, rispettivamente di 20 e 16 anni, sono morte sul colpo nella stessa
circostanza. Lea Lucy aveva riportato gravi ferite ed era stata ricoverata per
tre giorni all’Hadassah-University Medical Center, dove i medici hanno lottato
con ogni mezzo per cercare di salvarle la vita.
Il marito, il rabbino Leo Dee,
dopo aver seppellito le figlie ieri mattina e aver appreso la notizia del
decesso della moglie poco dopo, aveva deciso di donarne gli organi e
trasformare la tragedia della sua morte in un riscatto di altre vite umane.
Gli interventi chirurgici sono
stati eseguiti all’ospedale Beilinson di Petah Tikva e allo Sheba Medical
Center di Tel Hashomer. Tutti i pazienti trapiantati sono ancora ricoverati
nell’unità di terapia intensiva e nei reparti di degenza.
“Sono molto commosso dalla forza
della famiglia” della donatrice, ha detto il dottor Avitar Nesher, direttore
del dipartimento di trapianti dell’ospedale di Beilinson. “Un’inimmaginabile
nobiltà in una tragedia così terribile”, ha aggiunto.