Dopo oltre cinquant’anni dalla loro scoperta, esposti al pubblico per la prima volta preziosi gioielli d’oro, risalenti all’epoca tardo-romana (circa 1.800 anni fa). Gli oggetti sono stati ritrovati all’interno di una tomba di piombo in una grotta funeraria, durante gli scavi archeologici effettuati dall’Israel Antiquities Authority (IAA) sul Monte Scopus nel 1971. Da allora, i risultati delle ricerche non sono mai stati resi noti.
Numerosi gli oggetti portati alla luce: degli orecchini, una forcina, una catenina con un ciondolo e delle perline, tutti realizzati in oro, insieme a pietre di corniola e di vetro.
Gli studiosi dell’IAA hanno spiegato che i gioielli, che recano simboli della dea romana Luna, erano usati come amuleti per proteggere le ragazze durante tutta la loro vita. Anche dopo la morte, gli oggetti venivano seppelliti insieme a loro. “Questi gioielli sono noti nel mondo romano. Sono caratteristici delle sepolture di giovani ragazze e probabilmente sono una testimonianza di chi veniva seppellito in questi luoghi. – affermano gli studiosi – In età tardo-romana, Gerusalemme, rinominata Aelia Capitolina, aveva una popolazione mista, che arrivò in città dopo la distruzione del Tempio e la dispersione del popolo ebraico. Persone provenienti da diverse parti dell’Impero Romano vi si stabilirono, portando valori, credenze e rituali differenti. Il culto pagano della nuova popolazione della città era ricco e vario, comprendeva diverse divinità, tra cui il culto della dea Luna”.
“Il fatto di seppellire i gioielli insieme a una giovane donna è commovente. – ha detto Eli Escusido, direttore dell’IAA – Possiamo immaginare che i suoi genitori o i parenti l’avessero seppellita adornata con i gioielli, o, forse, che li avessero messi al suo fianco come protezione per l’aldilà. Questa è una situazione tipica, tutti possono identificarsi con la necessità di proteggere i propri figli, qualunque sia la cultura o il periodo”.
La scoperta rientra nel recente ‘Progetto per la pubblicazione degli scavi del passato’ guidato dall’archeologa dell’IAA, Ayelet Dayan.
I preziosi oggetti sono stati presentati ieri al 48esimo Congresso Archeologico, organizzato dall’Israel Antiquities Authority, dall’ Israel Exploration Society e dall’Israel Archaeological Association a Gerusalemme.