È morto il 32enne israeliano Or
Eshkar, ferito gravemente nell’attacco terroristico avvenuto il 9 marzo scorso
all’incrocio tra Dizengoff e Ben Gurion Street, nel cuore di Tel Aviv. Dopo 11
giorni “di lotta eroica per la vita” il direttore dell’Ichilov Medical Center,
Roni Gamzu, ha annunciato il decesso.
“Oggi si è spenta quella che per
noi era una luce rara” ha detto Nathalie Eshkar, la madre di Or, nome che in
ebraico significa proprio luce. Eshkar “ha donato solo bontà, amore e
generosità a tutti coloro che l’hanno incrociato nel loro cammino” ha aggiunto
la madre, ringraziando il personale medico, la famiglia, gli amici e “tutto il
popolo d’ Israele che era con noi, ci ha dato la forza, sostenuto e pregato”.
Il Premier Benjamin Netanyahu ha
espresso “speranze e preghiere per una veloce guarigione”, ma “il nostro cuore
si è spezzato”. Anche il Presidente Isaac Herzog ha manifestato il suo
cordoglio: “Il nostro cuore è straziato per la sua morte”. “Qualche giorno fa –
ha aggiunto Herzog – ho parlato con la sua coraggiosa madre e insieme a tutto
il popolo di Israele ho pregato per la sua guarigione”.
Or Eskhar era stato ferito a
colpi di arma da fuoco mentre si stava recando a un matrimonio con i suoi amici
Rotem Mansano, 34 anni, e Michael Osdon, 36 anni, anch’essi colpiti.
Neutralizzato poco dopo dalle forze israeliane l’autore dell’attacco, il 23enne
Mutaz Salah al-Khawaja, membro di Hamas, proveniente della città di Ni’lin, in
Cisgiordania.
I funerali di Or Eshkar si
terranno oggi alla presenza dei soli familiari.