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    Al Teatro Ghione i cinquant’anni di Sorgente di Vita

    Il Teatro Ghione di Roma ha ospitato i festeggiamenti del cinquantenario di Sorgente di Vita, la rubrica di cultura ebraica nata dalla collaborazione fra l’Unione delle Comunità Ebraiche italiane e la RAI nel gennaio 1973. Luci soffuse, pubblico in sala, gli occhi rapiti dal grande schermo su cui appaiono le clip dei più importanti servizi video rimasti impressi nella storia televisiva italiana. L’Operazione Mosè, la visita di Primo Levi ad Auschwitz e tanto altro ancora.

     

    “Da mezzo secolo questo programma racconta storia e prospettive delle Comunità ebraiche italiane, ed ha segnato un’epoca con le sue 1.300 puntate ed oltre 650 ore di trasmissione – ha sottolineato Carlo Fuortes, Amministratore Delegato Rai – La conoscenza delle culture è lo strumento più efficace per sconfiggere pregiudizio e antisemitismo”.

     

    Sorgente di Vita è stata spettatrice e protagonista del progresso televisivo. È passata dalla pellicola al digitale, mantenendo sempre lo stesso scopo: raccontare l’ebraismo con strumenti al passo coi tempi. Di questo, e molto altro, hanno dibattuto sul palco relatori come Emanuele Ascarelli e Daniele Toaff, autori storici del programma, la scrittrice Lia Levi, il critico Aldo Grasso, l’attuale autore del programma Marco Di Porto, ed infine il Direttore Rai Cultura & Educational Silvia Calandrelli, che ha espresso la propria ammirazione per il progetto ribadendo l’importanza della sua messa in onda in un orario più centrale del palinsesto. Moderato dalla giornalista Francesca Nocerino, il dialogo ha rievocato le sfide presenti agli albori del programma e l’importanza che tutt’oggi questo ricopre nella diffusione dell’ebraismo, pilastro fondamentale della cultura italiana.

     

    “La vita, rievocata nel titolo della trasmissione, sgorga dalla cultura, che è fatta di monumenti, reperti archeologici e musei, ma anche di opere che le singole persone hanno realizzato. E la cultura ebraica, che è quella di tutti noi, ha tanto da insegnare in termini di crescita umana e spirituale” ha aggiunto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, esprimendo la propria ammirazione per la trasmissione.

     

    Oltre la presidente UCEI Noemi Di Segni, che ha portato i saluti dell’ebraismo italiano, presenti anche la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello e l’Ambasciatore di Israele in Italia e San Marino, Alon Bar.

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