Torna dal vivo, dopo il lungo
stop dovuto alla pandemia, l’Israel University Day, nel quale Masa e le
università più importanti dello Stato Ebraico presentano le loro offerte
formative ed esperienze per il gap year.
Nel liceo Renzo Levi, dove è
ormai diventato una consuetudine quest’open day, la Tel Aviv University, il
Technion, la Ben Gurion University of Negev, la Reichman University e la Hebrew
University hanno presentato i corsi per gli studenti internazionali. Mentre
Masa Italia ha illustrato le opportunità offerte dall’associazione e come
chiedere borse di studio.
Ad introdurre le presentazioni il
preside Rav Benedetto Carucci Viterbi e la presidente della Comunità Ebraica di
Roma Ruth Dureghello.
“L’obiettivo di questa giornata è
dare ai nostri studenti un panorama adeguato delle offerte formative, tra
università e progetti in Israele” ha sottolineato Rav Carucci, soffermandosi
sulla percentuale di ex alunni del Renzo Levi che hanno studiato o stanno
ancora frequentando le università in Israele.
“Non potevamo non rispondere con
entusiasmo a questa iniziativa” ha affermato la presidente Dureghello, che ha
dato un consiglio ai ragazzi: “Fate tante domande, perché andare a studiare in
Israele è un grande investimento, soprattutto per le opportunità che si possono
aprire”.
Serena Terracina, consigliere
dell’Italian Technion Association e organizzatrice dell’edizione odierna
dell’Israel University Day, si è soffermata sull’importanza di ritrovarsi in
presenza. “I ragazzi hanno la possibilità di ricevere al meglio le indicazioni
sulle possibilità di percorsi che offrono le università israeliane, soprattutto
in questo momento” ha detto a Shalom.
Durante la presentazione due ex
studenti del Technion e uno della Ben Gurion University hanno raccontato la
loro esperienza ai presenti. “Il Technion è un’università in cui bisogna dare
il tutto e per tutto, però al tempo stesso offre opportunità uniche e un
network di persone a livello internazionale” ha spiegato Gavriel Hannuna,
laureato in Biotecnologie. “È stato duro il mio percorso, ma sento di avere una
marcia in più rispetto ad altri grazie a questa università” ha aggiunto Daniel
Raccah, che si è laureato qualche mese fa.