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Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

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    Inaugurato a Ramat Gan il primo museo mondiale dello sport ebraico

    La Maccabiah è stata la cornice perfetta per inaugurare a Ramat Gan The Iris Smith World Sport Jewish Sports Museum ospitato al secondo e al terzo piano della prestigiosa e interamente rinnovata sede del Maccabi World Union. L’esposizione è un unicum nel panorama museale israeliano, è dedicata a tutte le discipline sportive e nata per emozionare gli sportivi e tutti i visitatori che vogliono scoprire la storia dello Stato d’Israele attraverso un lungo viaggio nello sport: una storia di vittorie e sconfitte, di campioni e medaglie olimpiche, di titoli mondiali ed europei, di discriminazioni e di ritiri per odio razziale.

    Video, fotografie e mirabilia riportano alla memoria di tutti i gesti autentici e le vicende personali dei campioni di Israele di ieri e di oggi: dalle vittime della strage delle Olimpiadi di Monaco 1972, a Yael Arad a Gal Friedman a Linoy Ashram a Shaul Ladany.

    Il Museo dello Sport è un work in progress che si arricchirà costantemente di cimeli e imprese sportive, un laboratorio di contenuti che raccontano l’unicità dello sport e delle diverse discipline con un occhio di particolare riguardo allo sport paralimpico che è da sempre un fiore all’occhiello dello Stato d’Israele.

    L’allestimento si snoda in un colorato percorso a pavimento in cui le righe richiamano idealmente alle corsie degli stadi e dei palazzetti dello sport e guidano alla scoperta della storia del Maccabi e della Maccabiade. Il percorso è studiato per raccontare e ripercorrere la nascita dei primi circoli sportivi ebraici fino ad arrivare ai nostri giorni, con il piatto che viene annualmente consegnato alla squadra di calcio vincitrice del campionato israeliano ed è conservato nel Museo. Particolarmente emozionante e incalzante è il percorso dedicato alle testimonianze dei campioni, alle loro imprese destinate a rimanere imperiture. 

    I giovani sono i principali destinatari del Museo, a loro viene data la possibilità di scoprire gli sport, in particolare il basket, il nuoto e il judo, seguendo le carriere dei molti campioni ebrei, atleti famosi, che hanno deciso negli anni di compiere l’aliyà e di continuare la loro attività sportiva in Israele, primo tra tutti il cestista statunitense Tal Brody.

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