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    Chiara Ferragni e Liliana Segre al Memoriale della Shoah. L’influencer: “No all’indifferenza”

    La settimana scorsa Chiara Ferragni e Liliana Segre hanno visitato il Memoriale della Shoah di Milano. Lo ha fatto sapere l’influencer attraverso il suo profilo Instagram. 

    Dopo aver incontrato privatamente la Senatrice a vita a casa sua, la Ferragni ha accolto l’invito a visitare il Binario 21, il luogo da dove partivano gli ebrei verso i campi di sterminio dal capoluogo lombardo.


    «Ascoltare dalla voce di Liliana, come dice lei “da nonna a nipote”, la storia di chi è stato perseguitato in questo luogo a pochi passi da casa mi ha fatto soffrire e soprattutto riflettere» ha scritto l’imprenditrice digitale nel suo post, nel quale lei e la Segre vengono ritratte con alle spalle la scritta “INDIFFERENZA”, parola scelta proprio dalla sopravvissuta alla Shoah, perché considerata il motivo per il quale la Shoah è stata possibile.


    E proprio sull’importanza di questa parola si è soffermata nel suo post Chiara Ferragni. «In questo luogo ho imparato quanto restare indifferenti all’odio e alla violenza, sia a suo modo un gesto ulteriore di violenza e odio» ha sottolineato, ringraziando Liliana Segre che «da donna a donna mi ha dato una lezione di vita, di umanità e di attivismo. Diciamo no all’indifferenza».


    Sulla visita dell’influencer si è soffermata anche la stessa Segre nelle dichiarazioni rilasciate ai media. «Sono molto contenta della visita al Memoriale. Si è trattato di una visita personale – ha spiegato la Segre – Chiara Ferragni ogni giorno si rivolge a 27 milioni di persone, se anche solo una minima parte di queste persone decidesse di fare visita al Memoriale dopo aver visto Chiara, sarebbe un risultato enorme: a loro volta porteranno i familiari, gli amici, i conoscenti, creando così un circolo virtuoso».


    «La nostra è stata una visita semplice, da nonna a nipote, un incontro tra generazioni, ma anche un passaggio di testimone. Quando i testimoni oculari non ci saranno più, dovremo fare affidamento su tutti quei cittadini che vorranno prendersi in carico la responsabilità di ricordare. Chi meglio di Chiara Ferragni allora, che ogni giorno parla con 27 milioni di persone?» ha concluso.


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