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    La Summa cabalistica torna visibile al Museo Ebraico di Roma in occasione della Notte della Cabbalà

    Dal grande impatto visivo, la summa Cabalistica conservata negli Archivi della Comunità Ebraica di Roma rappresenta un documento eccezionale per la sua rarità e fattura. Si tratta infatti di un foglio (514×725 mm) databile tra il XVI e il XVII secolo – probabilmente realizzato in Italia – che torna esposto al Museo Ebraico di Roma in occasione della Notte della Cabbalà. 

    Questa pergamena è una rappresentazione del reame celeste secondo l’immaginario delle correnti teosofiche della Cabbalà, attraverso uno straordinario intreccio d’iscrizioni e disegni. 

    Come ha scritto Emma Abate (Ecole Pratique des Hautes Etudes, Parigi) “Le finalità della composizione erano ad un tempo devozionali, contemplative e mnemotecniche. A queste si collegano scopi apotropaici e talismanici. La Summa può essere considerata in effetti una sorta di grande amuleto, un concentrato di forze e poteri creazionali”.

     

    All’interno dei diagrammi sono riportati testi provenienti da opere di mistica ebraica medievale. Questa complessa struttura geometrica alterna versi in ebraico ad alcuni disegni – la cui tavolozza di colori è ridotta al giallo al verde e all’arancione – che riportano alla varietà delle immagini che descrivono queste visioni. Vi è infatti un albero sefirotico (con le emanazioni divine) e diverse figure. Tra queste compare il Leviatano dalle fattezze di un drago, un angelo portatore di una corona e le creature della visione di Ezechiele. 

    L’esposizione di questo foglio è quindi non solo un’occasione per avvicinarsi ai temi della mistica, ma anche la possibilità di osservare come la tradizione abbia utilizzato immagini e grafia per allontanare elementi negativi.

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