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    La storia di Jan Koum, il fondatore di Whatsapp divenuto filantropo

    Pochi sanno che Whatsapp, app di messaggistica istantanea ormai diventata indispensabile per la vita di tutti i giorni, è stata creata da un ebreo di origine ucraina. Il suo nome è Jan Koum e la sua invenzione lo ha reso una delle persone più ricche del mondo. 

     

    Secondo quanto è emerso da un’inchiesta realizzata dalla Jewish Telegraphic Agency, Koum negli ultimi è anni diventato una dei più grandi donatori per le cause ebraiche nel mondo.

    Attraverso la Koum Family Foundation, fondazione di beneficenza multimiliardaria da lui creata, ha donato decine di milioni di dollari a organizzazioni ebraiche, in particolare in Europa e in Israele.

     

    Ad esempio, dal 2019 al 2020, l’ultimo anno per il quale si può trovare la dichiarazione dei redditi della fondazione, Koum ha donato circa 17 milioni di dollari alla European Jewish Association. Il budget 2019 dell’associazione, che ha sede a Bruxelles, proviene quasi completamente dalle donazioni della fondazione del miliardario americano. 

     

    A causa della segretezza che caratterizza la sue donazioni, così come la sua vita personale, il profilo di Koum come filantropo è passato quasi inosservato per anni. Tuttavia, le dichiarazioni dei redditi rivelano che il fondatore di Whatsapp, con una fortuna stimata tra i 9,8 miliardi e 13,7 miliardi di dollari, è diventato silenziosamente, col passare degli anni, uno dei maggiori donatori di cause ebraiche nel mondo. Il suo ente benefico ha donato quasi 140 milioni di dollari dal 2019 al 2020 a circa 70 associazioni ebraiche che lavorano negli Stati Uniti, nell’Europa orientale e in Israele. Negli anni quindi Koum ha avuto un impatto smisurato sulla vita comunitaria ebraica in tutto il mondo.

     

    Che Koum sia stato in grado di operare sotto il radar non sorprende Lila Corwin Berman, professoressa di storia ebraica americana alla Temple University, specializzata in filantropia.

    “Abbiamo un sistema che protegge la privacy dei donatori e richiede forme minime di segnalazione e supervisione”, ha affermato.

     

    Un’analisi delle dichiarazioni dei redditi della fondazione Koum riflette che i maggiori beneficiari delle donazioni di Koum sono le organizzazioni non profit affiliate ai Chabad-Lubavitch, il  movimento ebraico ortodosso che fornisce servizi religiosi e umanitari in comunità ebraiche lontane.

     

    Koum non è solamente un grande sostenitore di molti altri enti, in particolare il sistema sanitario israeliano con donazioni allo Sheba Medical Center e l’Hadassah, oltre che a diverse associazioni statunitensi che si occupano dei giovani, come la Birthright Israel Foundation, che organizza il Taglit, o di progetti legati allo studio della Torah, come Sefaria, una libreria digitale di testi ebraici online open source. 

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