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    Riunito il nuovo Consiglio, formata la Giunta

    Si è riunito ieri il nuovo Consiglio della Comunità ebraica di Roma, frutto dei risultati elettorali dello scorso 16 giugno che è così composto: Ruth Dureghello, presidente. Per la lista ‘Per Israele’: Piero Bonfiglioli, Antonio Tony Spizzichino, Ruben Della Rocca, Daniela Debach, Alberto Ouazana, Giordana Moscati, Daniel Di Porto Petaccumme, Daniel Funaro, Massimo Finzi, Edoardo Amati, Uri Bahbout, AngeloSed ‘Avvocato’, Roberto Di Porto ‘Biondo’. Per la lista ‘Ebrei per Roma’: Giorgio Heller e Manuela Di Porto. Per la lista ‘Dor va Dor’: Benedetto Alessandro Sermoneta, Isaac Tesciuba, Alessandro Alex Luzon, Raffaele Raffino Rubin. Per la lista ‘Menorah: Ilan David Barda, Livia Ottolenghi, Massimiliano Boni, Emanuele Pace. Per la lista ‘Binah is Real’: Daniela Pavoncello, Daniel Federico Coen, Claudia Fellus.

    I lavori sono iniziati con i saluti e i ringraziamenti del presidente Ruth Dureghello – riconfermata alla guida della Comunità grazie al premio di maggioranza ottenuto dalla sua lista – cui è seguito un breve discorso augurale del rabbino capo che da Gerusalemme via skype ha voluto esprimere parole di sostegno ma anche di analisi: “Dopo un campagna elettorale molto calda nella quale si sono confrontate opinioni diverse – ha detto rav Di Segni – è il momento di iniziare a lavorare e le cose da fare sono tante”. Su un tema il rabbino capo ha molto insistito: sulla necessità della coesione della Comunità, sulla necessità “non solo del rabbinato, ma dell’intero Consiglio, a trovare soluzioni per lavorare insieme”.

    Il presidente Dureghello ha quindi spiegato quali saranno le linee guida della sua presidenza nei prossimi quattro anni che si muoverà “in continuità con il lavoro già svolto, in un’azione a lungo termine, in un approccio di condivisione e sostenibilità e che avrà come centralità l’educazione ebraica e le scuole, la casherut, l’accessibile ai servizi per tutti, il sostegno alle tante sinagoghe aperte sul territorio”. “Le sfide che la Comunità ebraica di Roma dovrà affrontare – ha sottolineato Dureghello – si giocheranno sul tema delle risorse da destinare all’educazione e sul sostegno alle famiglie in difficoltà”.

    Dureghello ha quindi illustrato le ragioni che hanno portato alla formazione della nuova Giunta (organo politico e di governo della Comunità) che “per coerenza con il giudizio espresso dagli elettori” è formata da Consigliere della lista ‘Per Israele’ e della lista ‘Dor va dor’, “chiedendo – ha spiegato il presidente – ai rappresentanti di altre liste di partecipare con incarichi ad hoc fuori Giunta”.

    Con i voti contrari dei Consiglieri della lista ‘Menorah’ e della lista ‘Binah’, e con quelli favorevoli dei rappresentanti delle liste ‘Per Israele’, ‘Dor va dor’ e ‘Ebrei per Roma’, è stata quindi approvata la nuova Giunta che è così composta; oltre al presidente Dureghello, Ruben Della Rocca (vice presidente e assessore alla comunicazione e a Shalom); Daniela Debach (assessore alla scuola); Alberto Ouazana (assessore alla sicurezza e al welfare); Tony Spizzichino (assessore al bilancio); Giordana Moscati (assessore alla cultura); Uri Bahbout (assessore al culto); Raffaele Raffino Rubin (assessore ai giovani); Alessandro Sermoneta (assessore ai rapporti tra comunità e organizzazioni di volontariato).

    All’unanimità è stato poi eletto Ilan David Barda (lista Menorah) in qualità di coordinatore dei lavori della Giunta che avrà il compito, oltre ad organizzare i lavori, ad informare i Consiglieri sui diversi dossier e sulle decisioni adottate.

    Molti gli interventi che si sono poi succeduti, in una dimostrazione di vivacità ma anche di differenzazione delle opinioni, con l’invito – espresso dal consigliere Funaro – “a superare la logica delle liste che ha caratterizzato la campagna elettorale”. Coerentemente i consiglieri Spizzichino e Della Rocca hanno insistito su una partecipazione attiva di tutti i Consiglieri, anche in forma di critica costruttiva, “perché nulla è da accettare a scatola chiusa”, ma anche con l’invito a non mischiare il proprio ruolo privato professionale con gli incarichi comunitari che saranno assegnati.

    Il tema della condivisione degli incarichi e delle responsabilità è stato il tema dell’intervento del consigliere Coen: “avrei auspicato – ha detto – la formazione di una Giunta più condivisa, anche alla luce dell’esperienza maturata da Binah nei quattro anni precedenti di una consiliatura unitaria. Anche per questo non abbiamo accettato incarichi proposti fuori giunta. La decisione di non farci entrare in Giunta, pur legittima, per noi non è salutare”. Coen ha quindi proposto la costituzione di commissioni, composte dai rappresentanti di tutte le liste, che affiancassero ciascun assessore, oltre alla costituzione di una comitato politico. Proposte respinte dal presidente Dureghello che ha ricordato che, in base allo statuto, le commissioni hanno solo una funzione consultiva e non di controllo degli assessori. “Un comitato politico – ha infine spiegato Dureghello – non è mai esistito, mentre nella scorsa consiliatura era stato creato un ufficio di presidenza, nato da una esperienza di gestione comune. L’organo politico è la Giunta e la trasparenza delle decisioni che sono state e saranno adottate è un tema sul quale non transigo, ed è sempre è stata una specificità della mia presidenza”.

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