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    Forum sul dialogo interreligioso in Arabia Saudita. Partecipa il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni

    Per la prima volta nella storia, più di 100 leader religiosi da tutto il mondo si sono riuniti in un evento unico nel suo genere, il “Forum on Common Values among Religious Followers”, una serie di incontri per esplorare valori condivisi e una visione globale comune per la cooperazione interreligiosa, organizzata dalla ONG Muslim World League (MWL). Tra i partecipanti e i relatori presenti a Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita, anche il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni.

     

    Insieme a Rav Di Segni, hanno partecipato a questa serie di incontri che hanno avuto luogo tra l’11 e il 12 maggio, una delegazione di 14 leader ebrei, tra cui 10 rabbini ortodossi per i quali è stata garantita la completa osservanza della kasherut. Tra i rabbanim presenti, anche Rabbi David Rosen, molto attivo nell’ambito del dialogo interreligioso.

     

    “Sono decenni che partecipo a incontri interconfessionali. Ma questo evento è decisamente una novità, per la città dove ha avuto luogo, per chi l’ha promosso, e per discorsi ascoltati dalla bocca di leader musulmani. Sta accadendo qualcosa di nuovo, si spera positivo, ed è importante seguirlo e interpretarlo” ha spiegato il Rabbino Capo Di Segni a Shalom.

     

    Mentre Rosen, attraverso una nota dell’American Jewish Committe ha affermato che “è una svolta essere qui per la prima volta. L’Arabia Saudita è il fondamento dell’Islam e ha sempre cercato di ritrarsi nella purezza della fede, quindi la proposta di un approccio pluralistico è sorprendente e mostra come il Paese sia cambiato. Questo è davvero un evento epocale” ha sottolineato. “Speriamo che questo sia solo l’inizio di un ulteriore impegno e coinvolgimento. Anche per loro avermi qui è significativo. L’Arabia Saudita vuole essere vista come amichevole. Questo è un passo importante”.

     

    Un enorme passo avanti in un Paese la cui identità è costruita attorno a una rigorosa osservanza religiosa. Un punto che è tornato più volte nelle dichiarazioni dei presenti.

     

    “Il forum sta costruendo ponti per aiutare tutti i partecipanti a raggiungere obiettivi comuni” ha affermato Abdulwahab Al-Shehri, sottosegretario generale alle comunicazioni della MWL.

     

    Numerose le tematiche affrontate dai presenti. Si è discusso, per esempio, della necessità di rispettare la diversità e le caratteristiche uniche di ogni religione, ma anche della necessità di un dialogo continuo tra leader religiosi, istituzioni e comunità per aiutare a prevenire e disinnescare gli scontri di civiltà e dell’impegno a contrastare le ideologie estremiste.

     

    In un comunicato stampa pubblicato dalla Muslim World League i presenti hanno confermato l’impegno nell’affrontare tutte le forme di discriminazione ed esclusione contro le minoranze religiose, culturali ed etniche e l’intenzione di lavorare per creare delle norme forti ed efficaci in tal senso.

     

    “Lanciamo un appello a tutti i Paesi e alla comunità internazionale affinché facciano tutto il possibile per fornire un’adeguata protezione ai luoghi di culto, per garantire il libero accesso ad essi, per preservare il loro ruolo spirituale e per allontanarli dai conflitti intellettuali e politici e dai conflitti settari” si legge nella nota.

     

    Questo incontro è solo il primo passo verso una serie di ulteriori incontri legati al dialogo interreligioso, tra cui il “Forum della diplomazia religiosa per la costruzione di ponti” nel quale si discuterà del ruolo delle religioni nelle società umane e sull’importanza di colmare il rapporto tra religioni e culture ai fini della costruzione della pace.

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