Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Dopo 800 anni, la Chiesa d’Inghilterra si scusa con gli ebrei

    Una cerimonia speciale presso la Christ Church Cathedral di Oxford ha visto la partecipazione del rabbino capo della Gran Bretagna Ephraim Mirvis e dei rappresentanti dell’arcivescovo di Canterbury Justin Welby in occasione del Sinodo di Oxford, approvato nel 1222. La cerimonia aveva come obiettivo quello di ispirare i cristiani a “rifiutare l’antisemitismo contemporaneo”, come detto dall’arcivescovo di Canterbury. Così la chiesa d’Inghilterra domenica si è scusata per le leggi antiebraiche approvate 800 anni fa che portarono successivamente all’espulsione degli ebrei dal regno per centinaia di anni.

     

    Il sinodo proibiva le interazioni sociali tra ebrei e cristiani, imponeva una decima specifica agli ebrei e richiedeva loro di indossare un segno distintivo di identificazione. Furono inoltre banditi da alcune professioni e dalla costruzione di nuove sinagoghe. I decreti furono seguiti da leggi più dure che portarono all’espulsione di massa di circa 3.000 ebrei dell’epoca dall’Inghilterra nel 1290. Ci sarebbero voluti altri 360 anni prima che gli ebrei potessero tornare. Gli ebrei furono riammessi in Inghilterra da Oliver Cromwell nel 1656.

     

    “Il servizio di oggi è un’opportunità per ricordare, pentirsi e ricostruire”, ha twittato Welby. “Preghiamo perché ispiri i cristiani di oggi a rifiutare le forme contemporanee di antigiudaismo e antisemitismo e ad apprezzare e ricevere il dono dei nostri vicini ebrei”. “La nostra intenzione è che questa commemorazione sia un segnale forte di un potenziale incontro interreligioso che esiste sempre più a Oxford e in tutta la nostra società”, ha detto la diocesi di Oxford in una dichiarazione condivisa un mese fa, prima dell’evento.

     

    Sebbene la Chiesa d’Inghilterra sia stata costituita nel 1500 quando Enrico VIII si staccò dal papa, la chiesa cattolica romana era “pienamente d’accordo” con le scuse.  Ha detto Jonathan Chaffey, arcidiacono di Oxford, al quotidiano britannico Guardian in un rapporto domenicale. “È giunto il momento per i cristiani di pentirsi per le loro “azioni vergognose” e di “ristrutturare positivamente” le loro relazioni con la comunità ebraica” ha aggiunto Chaffey.

     

    Tony Kushner, professore di relazioni tra ebrei e non ebrei all’Università di Southampton, ha spiegato al Guardian che, sebbene la Chiesa d’Inghilterra non fosse presente al momento del Sinodo di Oxford, “si considera la voce guida del cristianesimo in Gran Bretagna oggi” e, quindi, “le scuse hanno qualche merito nel riconoscere le ingiustizie commesse”. La chiesa ha adottato misure per coltivare i rapporti con gli ebrei britannici negli ultimi anni. Nel 2019, Kushner, ha pubblicato un documento intitolato “La parola infallibile di D-o” che ha sottolineato l’importanza del rapporto ebraico-cristiano sottolineando come secoli di antisemitismo cristiano in Europa abbiano gettato le basi per la Shoah. La cerimonia è stata trasmessa in streaming su Internet.

    CONDIVIDI SU: